lunedì 31 agosto 2009

Guardate qui!

Ecco qualcosa che dimostra come i burattini e il teatro di animazione abbiano sette vite e molte potenzialità anche oggi nell'era del computer. Il link qua sotto vi porterà ad un filmato di una trasmissione giapponese dove da quanto ho capito fanno delle gare televisive di animazione in nero su larga scala...Buon divertimento!
http://www.youtube.com/watch?v=SIkXeUEzC6Q&NR=1

martedì 18 agosto 2009

Animar 2009, a survey

Animar is the only puppet festival in Sardinia, and one that covers almost any kind of puppet animation, from glove to marionettes, to shadows. This year’s was the fourth edition and as the previous ones was set in the beautiful small town of Teulada, in the inland between Cagliari and St. Antioco Island.The rich program included artists from all over Europe.

The evenings started with a short show (half an hour) for children and adults. In this section were some of the best productions of the whole festival: in fact, together with “Stop” of the Hungarian company Mikropodium, were presented “Circus Gockelini” of the Fundus Company and “Jojo Golendrini episode 1 and 2”, an extremely funny little marionette show inspired by a cartoon character. The puppeteer Cristophe Croes is technically very skilled, and his characters are not just well animated, they have nice stories.

Another good show with a vintage charm about it was “Robinson”, from the French group Le Papierthèàtre Company: Defoe’s classic story staged with paper theatres, a technique that comes from the 19th century, which is now knowing a time of renovation in France.

The second section was dedicated to productions for the whole family, of about one hour. Most of them were glove puppets shows. Alberto De Bastiani’s “Santi e Briganti” and Ismascareddas “Areste Paganos e I Giganti”, were top notch, giving a new reading of the italian tradition.

While De Bastiani works with the classic characters of “La commedia dell’arte” such as Arlecchino, and new stories not taken from the well known traditional “canovacci”, Ismascareddas invented a completely new tradition in Sardinia, where there wasn’t any in glove puppetry. Areste Paganos is in fact their creature, son of the Devil and Pulcinella, but even so, rather a wise and funny character, smart but not cruel.

Other shows were more pretentious, with big boots and a wide choiche of animation techniques. The results were very different: “Al paese di Pocapaglia” by Oltreilponte Teatro was funny and refined. The puppeteer animates, plays accordium and sings and is good at all of them.

“Cinderella Vampirella” of Teatro Pirata mixes muppets and glove puppets, and has nice scenery. Unfortunately, the story (which is a remake of “Snowhite and the seven dwarves”) isn’t particularly brilliant and the reason for choosing different puppets is not always clear.

Both shows’ aim is to amaze the audience, and they succeed. Even so, De Bastiani and Ismascareddas are just another class.

“The Magic Tree” (Cenzik Ozek Shadow Theatre) was the only shadow show in this section, a traditional Karagòz adventure. Undoubtely, the animator is very good and shadows have an incredible fascination. The real problem was that the text hadn’t been translated into Italian, and therefore the show was difficult to understand for the audience, especially children.

Toni Zafra from Spain brought a marionette's variety show, "Mòn Nan", based on the classic theme of the circus. Although I usually don't like this kind of exhibition of pure animation ability, I must admit not only that he's an incredible marionettist, but also that his show has a kind of warmt that makes it different from many others of the kind. Still, I prefer stories rather than tricks, and I think that it's time for marionettes to shake off this "more real than reality" spell that hangs about them.

The last section of the festival took place after the families’ show and proposed a range of more experimental works, clearly aimed to an adult audience.

Among these the best is “Con Anima”, again by Mikropodium, a touching little piece in which a little troll god works on his own “creation”. Then “Favola Raminga”, the nice story of a little puppet character who escapes from his everyday life to follow his dreams. Gianluca di Matteo brought three different shows: two with guarattelle (napolitan glove puppets) and one with hand shadows, “L’uomo che viveva nell’armadio”. Di Matteo has a good sensitivity for theatre and shows ability and versatility in passing from the loud Pulcinella to the elegant tones of a shadow show. A promising young talent.

On the whole Animar 2009 kept a high standard, balancing successfully between entertainment and modern puppetry, satisfying both popular and adult or professional audiences. Personally, I hope that more and more attention will be given in the next editions to experimental and adult side: in this fields Italy has talents, but is still behind. And some of the shows in this festival proved once and for all that puppets are not just a children’s game.

mercoledì 12 agosto 2009

Animar 2009 , immagini

In fondo trovate i nomi degli artisti. Nell'elenco a destra ho aggiunto il link al sito di Mikropodium. Cercatelo anche su YouTube!








Dall'alto in basso: Mikropodium, IsMascareddas, Teatro Pirata, Moreno Pigoni, Compagnia Manintasca, Gianluca Di Matteo, Teatro Golendrino (Jojo Golendrini), Porte Girevoli.

Animar 2009!

















Animar è il Festival di Teatro d’Animazione che si tiene ormai da quattro anni in Sardegna, a Teulada. Propone soprattutto teatro di figura, nelle sue più svariate accezioni, ma non disdegna la lettura, la narrazione ed il teatro d’attore (personalmente il mio interesse va a burattini, marionette, ombre, e preferisco lasciare ad altri le performance di narrazione e recitazione pura). Essendo organizzato Is Mascareddas (nelle foto Tonino Murru e Donatella Pau, fondatori della compagnia), che ritengo una delle compagnie di teatro di figura più interessanti del paese, mi aspettavo molto. E non sono stata delusa.

In cartellone si trovavano artisti giovani e già affermati, provenienti da tutto il mondo, che hanno portato ognuno un’esperienza diversa di teatro di figura tradizionale o moderno, di narrazione e di ricerca, di riscoperta di tecniche ormai quasi dimenticate.

Ogni serata era divisa in tre parti: uno spettacolo introduttivo di circa mezz’ora, poi un’esibizione diretta ad un pubblico di famiglie ed infine una sezione dedicata a lavori particolari e innovativi.

Quella che segue è una sintesi d’impressioni suddivise per giorno.

25 Luglio

Il primissimo artista ad esibirsi è l’ungherese Mikropodium, un animatore di eccezionale abilità che utilizza piccole marionette (rese ancora più minuscole dalla stazza del loro animatore) frutto di una ricerca fatta su alcune forme di teatro tradizionale. “Stop” è un’esibizione adatta alla strada, in cui alcune piccole scene classiche (la sirena, il clown, il pesciolino etc.) acquistano nuova poesia e incantano, letteralmente.

Lo spettacolo centrale, è “Cinderella Vampirella” del Teatro Pirata di Jesi. Si tratta di una sorta di rivisitazione horror di Biancaneve (nonostante il titolo ingannatore). La protagonista Cinderella rifiuta l’eredità del padre vampiro e sogna una vita borghese con marito, figli ed una casa da pulire. Odiata dalla matrigna, fugge di casa ma al posto dei 7 nani incontra un drago. E’ uno spettacolo imponente, con la grande baracca, diversi tipi di pupazzi, belle scenografie. Un tantino esagerato. La scrittura è deboluccia, l’animazione povera, le canzoni registrate fastidiose, non si capisce perché vengano utilizzati burattini e pupazzi insieme. Uno spettacolo che funziona, ma non entusiasma. Anzi, sconvolge un po’ la protagonista, che con una canzoncina di 2 minuti cancella 40 anni di lotte femministe.

In seconda serata Mikropodium presenta un altro splendido, emozionante brano dal titolo “Con Anima” creato con una sola marionetta -un dio alle prese con la creazione- le ombre proiettate da una candela e un mucchio di sabbia. Splendido. Uno dei migliori spettacoli della rassegna. Capita veramente di rado d’imbattersi in qualcosa di tanto raffinato, in grado di commuovere gli spettatori.

26 Luglio

Il dottore innamorato” de I burattini della commedia di Moreno Pigoni, Balanzone, Sandrone e Fagiolino è lo spettacolo centrale della serata: una commedia classica per burattini con i personaggi della tradizione. Che dire, ho come l’impressione di trovarmi di fronte a un fossile vivente: sempre gli stessi meccanismi, le stesse battute (freddure, giochi di parole…), storie dagli schemi triti e ritriti che si affidano unicamente alla bravura ed alla capacità d’improvvisazione del burattinaio. Che non può sbagliare. Qualche personaggio è davvero divertente e il pubblico gradisce, d’accordo, ma quanto può sopravvivere ancora questo tipo di esibizione, fatto a questo modo? Possibile che siano tutte qui le possibilità di questi gloriosi personaggi?

In seconda serata debutto sardo per la compagnia Manintasca, rivelazione del Festival di Sorrivoli dello scorso anno. Infatti ripropongono “Favola Raminga”, in cui burattino, narrazione e musica si fondono. L’ impianto teatrale è minimo, un paio di bauli, un burattino di cartapesta e le note di un sassofono. Eppure il pubblico è conquistato da questa storia così semplice. Non è necessario avere grandi baracche e regole imprescindibili. Certo, c’è spazio per raffinare ulteriormente la resa finale, perfezionando magari l’animazione del burattino e alcuni movimenti di scena.

28 Luglio

Finalmente vediamo “Circus Gockelini” di Fundus Theatre, da Dresda. Un simpatico circo di marionette in cui tutti gli artisti sono animali, la volpe equilibrista, il coniglio acrobata eccetera. Anche lo stesso Gockelini è una specie di gufo. Un’esibizione un po’ schematica e fin troppo classica, che però il pubblico dimostra di gradire, soprattutto la danzatrice del ventre riscuote molti applausi.

Piatto forte e prelibato della serata, “Santi e Briganti”, della compagnia Alberto De Bastiani. Da anni De Bastiani propone spettacoli legati alla tradizione (i personaggi sono spesso quelli della Commedia dell’Arte), dotati di ottimi copioni e talvolta portatori di elementi di grande innovazione. E’ il caso a mio parere anche di questo lavoro, in cui protagonisti della storia sono Arlecchino, Fraccanappa, aspiranti briganti. La baracca relativamente piccola, con una scenografia scarna, i pochi burattini e la musica dal vivo di un fisarmonicista sono più che sufficienti per creare uno spettacolo divertente e raffinato. Ecco dove volevamo arrivare criticando Pigoni: le vie nuove, le possibilità di novità ci sono, basta cercarle. Una scrittura solida (Gigio Brunello), una capacità attoriale e un’ottima animazione possono dare un futuro radioso ai burattini a guanto.

29 Luglio

Primo spettacolo della serata è “Robinson” di Papierthéàtre, cioè il teatro di carta. Un hobby delle famiglie borghesi dell’800, col quale potevano rimettere in scena nei loro salotti le opere teatrali preferite. Questo tipo di teatro sta incontrando nuovo interesse in Francia, grazie anche all’utilizzo di testi moderni scritti appositamente. Il fondatore della compagnia, Alain Lecucq (curatore della mostra di teatrini di carta allestita in occasione del festival nella biblioteca di Teulada) racconta la storia di Robinson Crosue con umorismo ed eleganza. Un tipo di teatro affascinante, di cui sarebbe interessante conoscere le produzioni recenti.

Lo spettacolo per le famiglie viene dal Piemonte, con OltreilPonte Teatro di Torino. Il titolo è “Il Paese di Pocapaglia”, tratto da una raccolta di favole popolari di Italo Calvino. Si narrano le vicissitudini degli abitanti di Pocapaglia, noti lamentosi, che si trovano a dover fronteggiare una serie di furti di bestiame.

C’è tutto, burattini, pupazzi, musica e canzoni dal vivo. Il pubblico è coinvolto e non mancano momenti di grande divertimento. Il giovane animatore è bravo sia come burattinaio che come attore. Si tratta di un prodotto costruito (solo) per avere successo e forse è questa la sua più grande debolezza. Manca di cuore, di contenuto artistico, di poesia. Finito lo spettacolo credo che resti ben poco agli spettatori.

Sull’abilità tecnica invece, nessun dubbio.

Chiude la serata la “Notte dei racconti” a cui partecipano Donatella Pau con “Le storie di Leo” e Ferruccio Filippazzi con una lettura “Amore mio infinito”.

La prima è una lettura animata di alcune fiabe scritte da Leonardo da Vinci utilizzando pupazzi e piccoli burattini. Divertente e raffinata, con l’accompagnamento musicale dal vivo. Le piccole storie di Leonardo ricordano quelle di Esopo, forse con una punta di crudeltà in più.

Filippazzi legge invece la storia di un amore estivo: due bambini in vacanza al mare innamorati della stessa bambina.

30 Luglio

E’ la serata del Teatro Golendrino, con “JoJo Golendrini, episode 1 Le saut de la Mort”: circa 20 minuti di marionette ispirate al personaggio di un cartone animato, una formica dalle attitudini circensi che si lancia da un’alta (per lui) valigia per tuffarsi in un secchiello d’acqua. Ottima tecnica marionettistica, una scena piccola ma curatissima, trovate molto “fumettose”; il giovane Cristof ha un rispetto dei tempi segnati dalla musica praticamente perfetto. E conquista il pubblico, che ogni sera (sarà presente per ben 4 giorni in totale) si moltiplica e torna a rivederlo. Un esempio di come si può evolvere il teatro di marionette, tuttora intrappolato nella sua maledizione, la pura, perfetta imitazione della realtà.

E’ poi la volta di “Areste Paganos e i giganti” di Ismascareddas, un fuori programma dovuto al ritiro di una compagnia di Cervia. In baracca c’è Tonino Murru. La prima avventura di Areste Paganos, personaggio creato dalla compagnia, banditore di un piccolo villaggio sardo alle prese con dei cattivissimi ladri è già molto raffinata e mostra i segni dell’evoluzione che porterà ad “Areste Paganos e la farina del diavolo” ed “Areste Paganos e lo strano caso di Trastullas”. I personaggi, le scenografie e le situazioni sono sardi al 100%; uno sguardo ironico sull’isola e sulle sue “leggende”, un modo di prendere in giro i luoghi comuni sulla Sardegna. Tra le scene più divertenti quella della corrida e quella del furto di bestiame. Murru è un ottimo animatore e passa con estrema disinvoltura da un personaggio all’altro.

Ultimo spettacolo della serata “L’uomo che viveva nell’armadio” di Gianluca Di Matteo. Con una tecnica classica delle ombre realizzate con le mani (non tra le mie preferite), Di Matteo racconta una storia d’amore tratta da un canovaccio dell’800. Costruito con molta cura, veramente raffinato, pur non entusiasmandomi (la trama è davvero esile) è ammirabile per la tecnica (veramente difficile), l’atmosfera e la scenografia, molto bella.

31 Luglio

Ad aprire la serata il secondo atto di JoJo Golendrini, “Episode 2 Le saut de l’amour”: questa volta la formichina è alle prese con l’amore, nelle vesti di una farfalla. Forse è ancora più bello del primo episodio, divertentissimo!

Il secondo ed ultimo spettacolo di ombre previsto nel programma è “The Magic Tree” del Cenzik Ozek Shadow Theatre, un’avventura dell’eroe nazionale Turco Karagòz. L’animatore è molto bravo, il teatro delle ombre è estremamente complesso, fonde canto, recitazione e manipolazione. Purtroppo, in mancanza di una traduzione comprensibile al pubblico, solo gli appassionati rimangono completamente attenti. Un gran peccato, perché non capita spesso di poter assistere in Italia ad uno di questi artisti tradizionali.

In seconda serata un altro spettacolo “etnico”, “Le guarattelle di Pulcinella” ad opera dello stesso Gianluca Di Matteo della sera prima. Ammettiamolo,per una milanese Pulcinella e Karagòz quando parlano sono ugualmente incomprensibili, ma Di Matteo ci dà un aiutino introducendo gli avvenimenti della storia. Un po’ lungo, ma l’abilità del burattinaio è innegabile. La scena con la Morte è veramente molto bella.

1 Agosto

Lo spettacolo centrale della serata è “Mòn Non” di Toni Zafra del Teatre Tradicional De Marionettes. Cavalli, equilibristi, giocolieri, geishe, contorsioniste: un varietà circense di marionette molto classico, una vera e propria esibizione di virtuosismo, perfino esagerato quando vediamo Toni Zafra appendersi la marionetta al collo per poter animare solo determinate parti. Comunque, uno spettacolo d’alto livello che si distingue per qualche trovata (come i due uomini dentro a un costume da mucca o l’esilarante band musicale di scheletri) e un evidente, grande amore per le marionette. Si sente un po’ la mancanza di una storia, ma anche cuore e passione.

In seconda serata abbiamo seguito l’”Odissea” narrata da Ferruccio Filippazzi, che con questo testo ci ha convinto molto di più.

Contemporaneamente Gianluca Di Matteo si esibiva in un altro spettacolo di guarattelle dal titolo “85. Le anime del purgatorio” che purtroppo non abbiamo potuto seguire.

2 Agosto

Dall’ultima serata del festival è purtroppo venuta l’unica vera delusione. Dopo l’ultima replica di JoJo Golondrini ha infatti avuto inizio “Heartbeat” della Compagnia Delle Porte Girevoli. Il tema dichiarato è l’amore, i mezzi per esplorarlo includono pupazzi a mano vera, bunraku, attore e chi più ne ha più ne metta. Si tratta di un collage di sketches con sottofondo musicale: animali o maschere grottesche mimano il labiale delle canzoni, scenette inquietanti, balletti, ed è evidente la derivazione dai varietà di Philip Genty. Purtroppo manca la classe per eguagliarlo. I simbolismi (la farfalla, la piuma) sono gratuiti nonché inutili e la musica diventa man mano più assordante e fastidiosa. La parte più irritante viene con un brano di Puccini, sul quale una marionetta bunraku -sì, una di quelle che necessitano di tre animatori e decenni di esercizio per essere animate decentemente- viene sbandierata da un solo animatore per pochi istanti facendo appena un movimento (china la testa da un lato, poi dall’altro) e poi portata via. Si ha l’impressione di assistere ad un’interminabile sfilata di immagini appiccicate l’una all’altra senza una vera idea alla base, senza la voglia di comunicare alcunché.

Se avessi visto questo spettacolo a Rimini non avrei avuto niente da ridire, ma a conclusione di una rassegna così curata ci stava veramente male, anche se comprendo le motivazioni che hanno spinto ad una scelta del genere.

Nonostante questa scivolata, “Animar” è una rassegna che mantiene un buon equilibrio tra lo spettacolo più adatto alle famiglie e quello diretto soprattutto ad un pubblico di soli adulti. Spero veramente che questa linea continui, spero che si possa soprattutto proporre teatro di figura di ricerca, di cui tanto si sente bisogno in Italia, dove (differentemente da tutto il resto del mondo) i burattini e le marionette sono ancora considerati a quasi totale appannaggio di un pubblico infantile. All’estero non è così (forse grazie anche a finanziamenti statali impensabili da noi, anche se non si può sempre prendere la scusa dei soldi)e i teatranti creano soprattutto pensando alla bellezza, più che alla vendibilità.

Eppure i talenti per l’evoluzione ci sono anche qui. Sarebbe fantastico se la rivoluzione partisse dalla Sardegna.

venerdì 7 agosto 2009

Sipario D'Orba 2009

Pubblico il bando di "Sipario D'Orba", il percorso per burattinai e teatranti che anche quest'anno si terrà a Silvano D'Orba, vicino ad Alessandria. Oltrei ai corsi, sono previsti spettacoli gratuiti ed un concorso.
Se anche siete alle prime armi o volete provare qualcosa di nuovo (sempre che siate realmente motivati) ve lo consiglio caldamente!

Nell'ambito della XIX edizione della rassegna "Ai Bravi Burattinai d'Italia" l'Associazione "Amici dei Burattini" di Silvano d'Orba in collaborazione con L'Allegra Brigata e il Teatro del Corvo e con il patrocinio dell'Università dei Burattini di Sorrivoli presentano la V edizione di

SIPARIO D'ORBA

Seminari e incontri tra arte e formazione

Ritorna, nella sua quinta edizione, SIPARIO D’ORBA, percorso formativo rivolto a coloro i quali, a vario titolo, si avvicinano al complesso e affascinante mondo del teatro di animazione.

SIPARIO D'ORBA si colloca nell'ambito di un più ampio panorama di iniziative che riguardano il teatro di animazione, di cui il motore principale è la rassegna "Ai bravi burattinai d'Italia" di Silvano d'Orba, che si svolge ogni anno nel comune a ridosso delle colline del Monferrato.

Questa edizione di SIPARIO D’ORBA, a differenza di quelle precedenti, che non vedevano una connessione precisa tra i temi trattati, si propone come un piccolo percorso strutturato che toccherà alcuni aspetti del teatro di burattini a partire dalla realizzazione della baracca fino alla scrittura di un testo. Consapevoli che in pochi seminari non si possono considerare tutti gli aspetti del multiforme mondo del teatro di animazione, cercheremo comunque di dare una continuità da un incontro all’altro, tenendo ben presente che SIPARIO D’ORBA non si è mai posto come una scuola ma piuttosto come un luogo di incontro e di conoscenza con temi, tecniche e personalità artistiche.

Coerentemente con i seminari proposti, anche gli spettacoli serali ad essi abbinati saranno tutti con burattini a guanto, anche se con stili e storie molto diversi tra loro.

Un’altra novità di quest’anno sarà la “istituzionalizzazione” del momento di scambio e incontro tra i partecipanti ai seminari, iniziativa già sperimentata in diverse altre edizioni ma sempre con carattere informale. Vedi maggiori dettagli nel seguente programma.

Anche quest’anno gli iscritti avranno la possibilità di partecipare al "PREMIO SIPARIO D’ORBA" con cui si vuole supportare chi volesse provarsi ad ideare e produrre uno spettacolo di teatro d'animazione. Le proposte dovranno essere presentate dai corsisti, che potranno avvalersi di altri collaboratori anche estranei al percorso formativo. L’iscrizione al premio dovrà pervenire tra la fine dell’ultimo seminario e il 15 gennaio 2010.

Il premio Sipario d’Orba consiste in Euro 400 e nella presentazione dello spettacolo vincitore nell’ambito del XX Premio ai Bravi Burattinai d’Italia che si terrà a Silvano d’Orba la terza settimana di luglio 2010. Lo spettacolo vincitore sarà ospitato anche nel cartellone del Festival dei Grandi Burattinai di Sorrivoli (agosto 2010).

CALENDARI0

Sabato 19 e Domenica 20 Settembre

Damiano Giambelli – Teatro del Corvo

BARACCOPOLI

Baracche e teatrini: tipologie e costruzione

Sabato 19 Settembre, ore 21:

“Naftalina”

Spettacolo di burattini nell’armadio della Compagnia Maniambulanti (Genova)

Sabato 3 e Domenica 4 ottobre

Natale Panaro

BURATTINI NELLO SPAZIO

Spazio scenico ed elementi scenografici per il teatro di burattini

Sabato 3 ottobre, ore 21:

"Fanfurla rock"

Rock show con burattini in baracca di L’Allegra Brigata (Busto Arsizio)

Venerdì 16 Ottobre

Elis Ferracini – L’Allegra Brigata

MANI IN ALTO, PIEDI IN TERRA E TESTA SULLE SPALLE

Le basi per l’animazione dei burattini

Sabato 17 e Domenica 18 Ottobre

Fabio Mangolini

IL CARATTERE DELA VOCE

Tecnica vocale e caratterizzazione dei personaggi

Sabato 17 Ottobre, ore 21:

"Avventure di Pulcinella"

Spettacolo di burattini e follie con Orlando della Morte (Milano)

Sabato 24 e Domenica 25 Ottobre

Alessandra Rossi Ghiglione

PICCOLE E GRANDI STORIE DI BUONA SALUTE

Scrivere un testo per e con i burattini

Sabato 24 Ottobre, ore 21:

"Agata attenta”

Baracca e burattini in grigio e a colori della Compagnia Nasinsù (Bologna)

Sabato 7 e domenica 8 novembre

SIPARIO APERTO Incontri, scambi e proposte tra i partecipanti a Sipario d’Orba

Sabato 7 novembre, ore 21:

"Burattini a sorpresa"

Serata a palco aperto coordinata da Allegra Brigata/Sine Tema e Teatro del Corvo

Tutti i seminari si svolgeranno negli orari: Sabato mattina e pomeriggio

Domenica mattina e pomeriggio

Il seminario breve “Mani in alto…” si terrà venerdì 16 ottobre in orario serale

Durante il periodo dei seminari all’interno del nuovo spazio espositivo polivalente comunale sarà allestita la mostra

LA CASA DELLE MARIONETTE – STORIA DELL’ARCHITETTURA DEI TEATRI DI MARIONETTE E BURATTINI

a cura di Albert Bagno

Una mostra per immagini nella quale Albert Bagno, eclettico burattinaio-ricercatore e profondo conoscitore della storia del teatro di animazione percorre la storia secolare di un arte attraverso la struttura portante della stessa: il teatrino, o baracca.

I SEMINARI

BARACCOPOLI Baracche e teatrini: tipologie e costruzione

Diplomatosi scenografo nel 1996 all’Accademia di Brera con la tesi “Dentro e fuori la baracca Damiano Giambelli del Teatro del Corvo ha deciso finalmente di rendere pubblico il contenuto di una parte di quella tesi dedicata alle tipologie del teatrino di burattini in varie epoche, stili e parti del mondo. E non solo: renderà tutti partecipi delle sue esperienze in fatto di costruzione di baracche di ogni tipo, frutto soprattutto dell’osservazione e del “furto” ad altri burattinai sul come far stare in piedi e trasportare quell’oggetto misterioso e semplice al tempo stesso che è il teatrino. Un seminario molto più pratico che teorico.

BURATTINI NELLO SPAZIO Spazio scenico ed elementi scenografici per il teatro di burattini

Natale Panaro è più conosciuto come realizzatore di burattini, maschere e pupazzi costruiti con le più diverse tecniche e materiali. In questo caso però ci rivela un lato non indifferente della sua attività, quello di scenografo professionista abituato a risolvere le esigenze sceniche di ogni tipo di spettacolo, dal Teatro alla Scala alla scala ridotta del teatrino di burattini. Un ambiente di una storia può essere evocato efficacemente anche solo da pochi tratti scenografici o addirittura anche da un solo oggetto ben caratterizzato e ben piazzato nello spazio. Durante il seminario Panaro insegnerà a costruire alcuni elementi scenici tipici del teatro di burattini ed elementi di attrezzeria e vestiario. Un catalogo di preziosi consigli pratici utili non solo per gli aspiranti burattinai.

IL CARATTERE DELLA VOCE Tecnica vocale e caratterizzazione dei personaggi

L’attore (ma anche il burattinaio) ha la fortuna di portarsi dietro, naturalmente, i suoi strumenti: il proprio corpo, la propria voce, la propria immaginazione e, soprattutto, la propria storia. Lo sfoggio del proprio strumento, il proprio virtuosismo, consiste nell’andare al di là dell’uso quotidiano dello strumento di cui gli esseri umani sono dotati fin dalla nascita. Per raggiungere il virtuosismo, il proprio strumento va conosciuto, studiato, al pari di uno strumento musicale. Conoscere il proprio corpo, la propria voce, attraverso lo studio costante, così come contribuire allo sviluppo della propria immaginazione, è parte del lavoro quotidiano dell’attore, un lavoro ineludibile anche una volta raggiunti risultati eccelsi. Lo scopo di questo stage dedicato all’uso teatrale della voce, benché di corta durata, è quindi di offrire le basi del lavoro quotidiano, del training vocale dell’attore che va strettamente collegato ad una grammatica del corpo.

Fabio Mangolini, attore di lunga esperienza ed insegnante alla Scuola di Arte Drammatica di Madrid condurrà il suo seminario utilizzando anche le maschere della Commedia dell’Arte come strumento per esplicitare al meglio i diversi caratteri e potenzialità della voce umana.

PICCOLE E GRANDI STORIE DI BUONA SALUTE Scrivere un testo per e con i burattini. Il seminario prevede un percorso teorico-pratico sui modi di costruzione di un testo teatrale, con particolare attenzione agli aspetti che riguardano la struttura narrativa, i personaggi, i dialoghi. Il tema conduttore del laboratorio sarà quello della salute. Mele avvelenate e biscotti dai poteri magici sono già nelle fiabe classiche, così principesse con strane malattie frutto di sortilegi. Nelle storie si va alla ricerca di una qualche forma di salute/salvezza che riguarda il corpo e i sentimenti. In una prima fase verranno analizzate alcune storie classiche su questo tema, individuandone i principi strutturali del funzionamento narrativo. Poi, a partire anche dall’esperienza personale dei partecipanti e da uno sguardo sulla vita contemporanea, si comporranno alcuni scenari sul tema, mettendo a punto la costruzione di personaggi, situazioni e dialoghi.

Alessandra Rossi Ghiglione, drammaturga, autrice e regista, insegna drammaturgia e si occupa di formazione teatrale in particolare nell’ambito della scrittura teatrale e del teatro sociale.

SIPARIO APERTO Incontri, scambi e proposte tra i partecipanti a Sipario d’Orba

L’incontro e lo scambio, non solo tra docenti e partecipanti ai seminari, ma anche tra i partecipanti stessi, sono stati fin dall’inizio caratteristiche dominanti di Sipario d’Orba.

Visto il successo delle precedenti esperienze informali, abbiamo pensato di “istituzionalizzare” un momento comune nel quale tutti, sia gli iscritti alla corrente edizione che i precedenti partecipanti, possano trovare un momento per presentare uno o più aspetti del proprio lavoro agli altri e discuterne in un’atmosfera più conviviale che professionale. Due giorni nei quali si potranno proporre parti di spettacoli o spettacoli interi dal vivo, parlare delle proprie esperienze, mostrare video e immagini, raccontare storie, dare consigli e riceverne.

Il contenuto del momento aperto al pubblico del sabato sera sarà deciso durante i seminari precedenti: per questo alla serata abbiamo dato il titolo “Burattini a sorpresa”, perché di fatto sarà una sorpresa anche per noi.

Partecipazione

Il percorso formativo di Sipario d'Orba si rivolge ad un numero massimo di 25 partecipanti per ogni laboratorio. La tassa di iscrizione è di €80 a persona per tutto il ciclo di seminari. La selezione avverrà per curriculum e intervista telefonica.

Per i partecipanti fuori sede è prevista la possibilità di essere ospitati con in strutture comunali a prezzi modici, oppure in strutture nelle vicinanze del paese. Gli spazi per spettacoli e laboratori saranno il teatro e gli ambienti della locale SOMS.

I corsisti ammessi, che dovranno essere maggiorenni, saranno così distribuiti per professione e formazione: 15 burattinai-teatranti e aspiranti; 5 educatori; 5 insegnanti.

Si auspica la partecipazione a tutto il percorso formativo (per almeno l'80% dei seminari) ai fini anche di conseguire l'attestato di frequenza. E’ ammessa la partecipazione saltuaria ad uno o più seminari, mediante iscrizione in lista d’attesa. In questo caso, la quota per ogni singolo seminario è fissata in € 30.

Iscrizioni

Le iscrizioni potranno essere inviate dal 30 giugno al 2 settembre 2009.

Per partecipare inviare curriculum via e-mail con oggetto “Sipario d'Orba” a:

info@amicideiburattini.it

teatrodelcorvo@tiscali.it

allegra brigata.teatro@gmail.com

e copia cartacea all'attenzione di

Sipario d'Orba c/o Comune di Silvano d'Orba, Via Roma 31 15060 Silvano d'Orba (AL)

Attenzione: si prega vivamente di inviare i curriculum a tutti i quattro indirizzi sopracitati, onde evitare lungaggini in sede di vaglio delle richieste ed eventuali esclusioni. Non si accetteranno rimostranze per esclusioni dovute al’inadempienza di questo punto.

I curriculum dovranno contenere (oltre agli usuali dati anagrafici, indirizzi e riferimenti telefonici) una sintesi di scuole e corsi frequentati nonché esperienze fatte, sia lavorative che non. Si prega di non eccedere nel “peso” dei curriculum elettronici.

Nota: per evitare spreco di carta abbiamo deciso che quest’anno chi avesse già partecipato alle edizioni precedenti e volesse riscriversi può anche non mandare il curriculum cartaceo, in quanto persona già conosciuta. Tuttavia deve comunque inviare una lettera, corredata di indirizzi e telefoni, nella quale esprime la volontà di iscriversi. Questo ci facilita molto nel momento delle valutazioni per l’ammissione ed è garanzia di essere inseriti nell’elenco dei richiedenti: una e-mail può anche sfuggire, una lettera di solito no. E’ comunque obbligatorio inviare la richiesta via e-mail.

Durante i primi di settembre i richiedenti verranno contattati per colloquio telefonico orientativo prima dell'ammissione.

La comunicazione delle ammissioni ai corsi avverrà entro la seconda settimana di settembre.

CONTATTI

Per ulteriori informazioni rivolgersi a:

Associazione Amici dei Burattini di Silvano d’Orba

email: info@amicideiburattini.it

L’Allegra Brigata

Elis Ferracini 338.64.14.115

email: allegrabrigata.teatro@gmail.com

Teatro del Corvo

Cristina Discacciati 339.24.04.981 Damiano Giambelli 328.45.92.491

email: teatrodelcorvo@tiscali.it

Per conoscere meglio il contesto nel quale vive Sipario d’Orba visitate il sito: www.amicideiburattini.it