tag:blogger.com,1999:blog-90943376354448859092024-03-13T03:05:48.759+01:00Heart of PuppetLisa Puppeteerhttp://www.blogger.com/profile/16198372766600018353noreply@blogger.comBlogger48125tag:blogger.com,1999:blog-9094337635444885909.post-32388000781747564732013-06-21T19:35:00.002+02:002013-06-21T19:35:31.412+02:00Circumvesuviana - Sacre Reliquie Urbane<div style="margin-bottom: 0cm;">
I burattini sono come i gatti, hanno
nove, dieci, forse duecento vite. Quando ormai li dai per spacciati
ti sorprendono, ti dimostrano di essere vivi e capaci di bellezza e
splendore. Così capita con “Circumvesuviana-Sante Reliquie
Urbane”.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Abili artefici di questo nuovo miracolo
sono Gigio Brunello, Gyula Molnar, Luca Ronga e Brina Babini, che
portano in scena Balanzone, Pulcinella, Teresina, la Morte e la
piccola figlia Bebi -narratrice della vicenda. Burattini della
tradizione emiliana e soprattutto delle guarattelle, che mantengono
nello spettacolo i loro ruoli e ne assumono di nuovi o meglio mettono
in primo piano caratteristiche che erano sempre state presenti ma
forse nessuno aveva mai esaltato.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Così la Morte è anche una donna,
abbandonata dall'amante (Pulcinella), che cresce da sola la figlia
avuta da questo amore, mentre Teresina è consapevole di sé come mai
prima, dei limiti impostigli dalla tradizione che l'ha voluta con un
bastone al posto dello spazio per la mano dell'animatore e le braccia
inerti, impossibilitata a una qualunque azione che non sia ballare.
Queste due figure che sembrano rappresentare la visione classica
della donna nella società italiana (la puttana e la santa, colei che
troppo ha vissuto e colei che -prigioniera della morale- nulla ha
visto) sono entrambe vittime del “mezzo uomo” di cui sono
innamorate, Pulcinella. E' lui a rappresentare il lato negativo degli
uomini: fedifrago, egoista, violento. La piccola Bebi lo teme, lo
chiama “testa nera”. Pulcinella mangia la poesia di Bebi e con
essa la sua voce, e per riaverle la bambina dovrà affrontare il suo
incubo più spaventoso e rinascere (come Athena da Zeus) da quel
padre. Il santo ci mette la <i>mano</i> e Teresina, che nessun uomo
anima, acquista una nuova, vera vita con tanto di braccia. Ma il
dolore del mondo è troppo grande e infine la sua unica azione è la
rinuncia (la morte?): ella abbandona per sempre Pulcinella e diventa
lei stessa santa. Rimangono solo lui e la Morte, ancora una volta, si
cercano e si bastonano. Pulcinella, simbolo della vita e della
sopravvivenza è attratto dalla Morte ma contemporaneamente la
disprezza e la teme. Il racconto è dapprima scandito da trovate
comiche e “burattinesche”, la teca con la mano di San Gennaro e
la voce di Bebi, il saggio di danza e musica, mentre nella seconda
parte diventa scivoloso, sempre più onirico e diretto al cuore e
all'inconscio, più che alla testa. I personaggi e i loro ruoli
archetipici, fanno sì che uno spettacolo di questa complessità
costruisca continuamente nuovi significati sulla tradizione del
teatro di burattini in cui ognuno può trovare molte letture.
Contemporaneamente la fissità di certi schemi è l'impalcatura su
cui gli autori costruiscono la loro alternativa.</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-uh4gL2VjUBU/UcSOmnQdOKI/AAAAAAAAATY/KfL9xVibGmk/s1600/Circumvesuviana.png" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="126" src="http://4.bp.blogspot.com/-uh4gL2VjUBU/UcSOmnQdOKI/AAAAAAAAATY/KfL9xVibGmk/s320/Circumvesuviana.png" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La Morte, bellissimo burattino di Brina Babini</td></tr>
</tbody></table>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
La strada tracciata da questi artisti
può essere una nuova via per ridare ai burattini il posto che
meritano nel teatro contemporaneo, un ruolo estremamente serio e
artisticamente importante. La scrittura di Brunello e Molnar è
sorprendente, mai banale, ricca. L'animazione di Ronga è talmente
perfetta che non si dubita per un istante della vita dei burattini, e
il complesso della messinscena e del testo sono di livello tanto alto
che anche la voce <i>registrata</i> della narratrice non è un
disturbo e non stona nella vitalità dello spettacolo. Un esempio di
come si possa trarre nuova vita ed ispirazione dalla tradizione e di
come i burattini siano ancora in grado di raccontare la società e la
vita.</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
Lisa Puppeteerhttp://www.blogger.com/profile/16198372766600018353noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-9094337635444885909.post-36084856606768932652013-05-25T22:12:00.003+02:002013-05-29T19:24:00.752+02:00"Antigone" Nicole Beutler e Ulrike Quaid Company- IF Festival Milano<div style="margin-bottom: 0cm;">
Da qualche anno il teatro di figura
incontra sempre più spesso la danza. Il brasiliano Duda Paiva
(che lo scorso anno avevamo visto in “Bastard!”) è forse colui
che ha reso più celebre e meglio ha interpretato il legame tra
queste due arti le quali sembrano, più di altre, affini. Il pupazzo,
l'ombra, il burattino sono corpi (o riflessi di corpi) altri, nuovi,
che possono fare ciò che neanche un danzatore allenato e flessibile
può fare. Gli oggetti aggiungono magia e proiettano il danzatore in
dimensioni fantastiche, si stirano, si restringono, si accartocciano,
perdono pezzi e tornano sempre insieme. Ma hanno bisogno
dell'intervento di un animatore che gli dia vita, ritmo, musica.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Lo spettacolo “Antigone” della
<i>Nicole Beutler e Ulrike Quaid Company</i> presentato a Milano
fonde la tragedia classica, la danza contemporanea e il bunraku in
una rilettura asciutta e moderna di una storia che -come tutti i
classici greci- è archetipo delle vicende umane e quindi sempre
valida.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Lo spazio è nero, senza scenografia,
in esso si muovono tre danzatori/animatori insieme a tre pupazzi
bunraku. Questi ultimi rappresentano Antigone, sua sorella Ismene e
il fratello Polinice. Tutti gli altri personaggi, il coro, re
Creonte, suo figlio Emone e il cadavere di Polinice sono interpretati
dagli animatori, i quali rappresentano anche un' identità astratta
-identificabile con gli dei- che domina (anima) i pupazzi, e
controlla le loro azioni.</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-8IY1rX949G0/UaEa_vB-1-I/AAAAAAAAASw/3ZULNc3qUcw/s1600/Antigone.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="http://3.bp.blogspot.com/-8IY1rX949G0/UaEa_vB-1-I/AAAAAAAAASw/3ZULNc3qUcw/s320/Antigone.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
La danza esprime su un piano astratto
le emozioni e i sentimenti, mentre gli avvenimenti sono agiti dai
burattini. In questo scollamento sta forse il punto debole dello
spettacolo, in cui non c'è una reale fusione dei due medium
espressivi. Infatti a parte poche scene -come ad esempio la lunga
sequenza d'apertura con la morte di Polinice- l'utilizzo dei pur bellissimi bunraku
non appare funzionale alla narrazione. I pupazzi vengono usati come
esseri umani in miniatura e si muovono insieme e allo stesso livello
spaziale dei danzatori. Non viene sfruttata proprio la caratteristica
fantasmagorica di questi corpi che tutto possono, tranne essere come
gli uomini. Gli animatori danno perfino voce ai singhiozzi e ai
bisbigli quando non ce ne sarebbe alcun bisogno, perchè l'azione è
sufficiente alla rappresentazione. Ci si chiede il perchè della
scelta di un pupazzo che fa della lentezza e di un movimento
estremamente studiato e “rituale” il suo mezzo espressivo
primario in una produzione di danza contemporanea, in cui lo spazio è
molto più ampio e libero, i ritmi convulsi. Al posto dei bunraku
forse si sarebbero potuti usare pupazzi più grandi, liberi da questa
ritualità e più adatti ad assecondare la coreografia. Peccato, perche parti
danzate sono davvero molto belle e si abbinano bene alle musiche. I costumi invece lasciano un pò a desiderare: i danzatori (ad eccezione
dell'animatrice di Antigone) sembrano venuti in teatro con i loro
vestiti di tutti i giorni che non si adattano all'animazione anche se
sono perfettamente accettabili nella danza. Si tratta di un piccolo
particolare che rivela come in questa produzione la fusione delle due
forme teatrali sia purtroppo incompiuta. Ultimo appunto, purtroppo
negativo: la coda dello spettacolo che vede Ismene filosofeggiare col
pubblico mentre si fuma una sigaretta, un intervento a mio parere
inutile e didascalico. </div>
Lisa Puppeteerhttp://www.blogger.com/profile/16198372766600018353noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9094337635444885909.post-44286264838135988112012-06-10T11:43:00.001+02:002012-06-10T11:43:18.072+02:00Brutte notizie di primaveraNon ce lo aspettavamo: la settima edizione di Animar è stata cancellata a causa del taglio ai fondi della regione Sardegna. L'eroica resistenza degli organizzatori che nonostante la progressiva diminuzione di risorse sono sempre riusciti ad offrire una programmazione di qualità, questa volta non è valsa a salvare il festival di Teatro di Figura di Teulada.<br />
Per chi ama questo tipo di teatro e la Sardegna si tratta di una notizia davvero brutta. Il festival Animar è non solo un appuntamento per gli appassionati, ma anche un modo per attirare un turismo più intelligente e meno sguaiato di quello che si trova a nord dell'isola. Spero davvero che sia solo colpa del 2012 e che l'anno prossimo Animar torni. Per ora ecco<a href="http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/276584"> la notizia dal sito dell'Unione Sarda</a>.Lisa Puppeteerhttp://www.blogger.com/profile/16198372766600018353noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-9094337635444885909.post-30909156458156015552012-05-30T21:50:00.001+02:002012-06-10T11:48:48.723+02:00Sipario d'Orba 2012Con piacere pubblico il volantino della nuova edizione di Sipario d'Orba, una realtà ormai consolidata nella formazione del teatro di figura ed un luogo di incontro e scambio artistico ed umano.<br />
Per ulteriori informazioni contattate i numeri in fondo al volantino.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-29HkUFmTcwA/T8Z5ypkbhiI/AAAAAAAAAQU/BXBNJLKgniQ/s1600/Sipario+d'Orba+2012.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://4.bp.blogspot.com/-29HkUFmTcwA/T8Z5ypkbhiI/AAAAAAAAAQU/BXBNJLKgniQ/s640/Sipario+d'Orba+2012.png" width="451" /></a></div>
<br />Lisa Puppeteerhttp://www.blogger.com/profile/16198372766600018353noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9094337635444885909.post-6081245780700566572011-08-28T22:29:00.002+02:002011-08-28T22:37:59.138+02:00Un appello per burattinai da LatinaGiro a tutti voi un appello del Circolo Culturale Samcro di Latina che vuole includere nel suo programma spettacoli di Burattini ed è alla ricerca di compagnie:<br />
<br />
"L'associazione Culturale Samcro gestisce un Circolo Arci a Latina da Settembre/Ottobre; vuole proporre tra le sue attività (Concerti, Reading, Mostre ecc.) anche spettacoli per bambini la domenica mattina (burattini, marionette, etc.). Accettiamo proposte!<br />
Samcro nasce dalle ceneri di <a href="http://artierumori.altervista.org/">Arti(e)Rumori</a><br />
Inviateci una scheda tecnica dello spettacolo, (se possibile) un video, link ai vostri progetti a:<br />
circolo.hemingway@gmail.com , telefono 3933364694 (Gianluca)"<br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><b><br />
</b></span><br />
<div><span class="Apple-style-span" style="background-color: white; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"><i><br />
</i></span></div>Lisa Puppeteerhttp://www.blogger.com/profile/16198372766600018353noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9094337635444885909.post-65667973441356626902011-08-25T22:08:00.000+02:002011-08-25T22:08:06.216+02:00Sipario D'Orba 2011Tornano i seminari di Sipario D'Orba, Teatro di Figura per tutti.<br />
Che abbiate o meno esperienza nel mondo dei burattini e del teatro, se siete curiosi di imparare cose nuove da veri professionisti in un ambiente amichevole e bucolico, <a href="http://www.amicideiburattini.it/">scaricate il bando dal sito!</a> Ricordate, avete tempo fino al 12 settembre!Lisa Puppeteerhttp://www.blogger.com/profile/16198372766600018353noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9094337635444885909.post-2076518267264722022011-08-12T23:07:00.000+02:002011-08-12T23:07:00.447+02:00Animar 2011- 31 luglio<br />
<div class="MsoNormal">L’ultima serata del festival si è aperta con Bence Sarkadi che ha replicato il suo spettacolo breve già portato negli aperitivi qualche sera prima, raccogliendo il meritato apprezzamento del pubblico. Personalmente ritengo che questo ragazzo sia la vera rivelazione del festival e mi auguro di rivederlo ancora in Italia.</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">La chiusura ufficiale è stata affidata alla compagnia Dr. Bostik che ha portato in scena “I Signori Porcimboldi”.</div><div class="MsoNormal">Devo ammettere di essere rimasta perplessa dalla scelta di questo spettacolo, che ho trovato molto cupo e che al di là della bravura dei burattinai e della messa in scena non pensavo sarebbe piaciuto al pubblico delle famiglie. In realtà è stato gradito sia ai genitori che ai bambini.</div><div class="MsoNormal">Si tratta delle “scene da un matrimonio” di una coppia in cui marito e moglie hanno la testa fatta di verdure, come i personaggi dei quadri dell’Arcimboldo: non lavorano, non fanno nulla a parte giocarsi tiri terrificanti che lasciano sconcertati per la cattiveria. E mangiano uccellini catturati spalmando colla su un albero secco che hanno in cortile.</div><div class="MsoNormal">Le loro vittime però riusciranno a fargliela pagare usando i loro stessi metodi.</div><div class="MsoNormal">Come ho detto, lo spettacolo è piaciuto, quindi probabilmente la mia è un’impressione soggettiva. Riconosco senz’altro una certa critica sociale, ma questa rimane un po’ in superficie, fine a sé stessa. </div><div class="MsoNormal">Vorrei sottolineare la scorrettezza dell’amministrazione comunale, che ha autorizzato in contemporanea con gli spettacoli una serata di balli nella piazza vicina, manifestazione che ha creato non poco disturbo all’esibizione.</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">Sicuramente l’edizione 2011 di Animar ha risentito della forte crisi economica: meno spettacoli, un numero inferiore di compagnie che si sono esibite più volte. </div><div class="MsoNormal">Tuttavia, trovo che la qualità sia rimasta in linea con le edizioni precedenti. Il fatto di vedere più spettacoli delle stesse compagnie è stato utile a conoscerle meglio. Personalmente ho assistito a molti begli spettacoli, e tra questi diversi erano di marionette. Al di là delle preferenze personali (le ombre sono state poco rappresentate, ad esempio), è innegabile l’impegno per non cadere nel “commerciale”, per portare divertimento e cultura agli spettatori. </div><div class="MsoNormal">C’è anche stata la volontà di rischiare, proponendo giovani che hanno portato spettacoli non sempre compiuti ma ricchi di spunti e creatività.</div><div class="MsoNormal">Un Bravo agli organizzatori, non era facile arrivare a questo risultato. Al prossimo anno!</div>Lisa Puppeteerhttp://www.blogger.com/profile/16198372766600018353noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9094337635444885909.post-71702036745568892192011-07-31T18:36:00.000+02:002011-07-31T18:36:09.035+02:00Animar 2011, 30 luglioUn sabato sera molto ricco per gli spettatori di Animar.<br />
Alle 21 Duoanfibios si esibiva con un nuovo spettacolo di microteatro dal titolo "Antonino", che ha per protagonista un vecchio clown. La delicatezza e l'accuratezza di questo e dell'altro brano "Tè" visto nelle sere precedenti mi hanno veramente colpita. Sono brevi ma intensi e tutti coloro che arrivavano dalla loro visione avevano un sorriso sulle labbra. Questo genere di teatro è molto popolare all'estero, dove si fanno addirittura dei festival appositi, anche se in Italia è praticamente sconosciuto, ma se ben fatto è un'esperienza molto bella e intensa per lo spettatore che di fatto viene messo al centro della performance.<br />
Contemporaneamente nel cortile Il Teatrino a Due Pollici portava in scena "Il cane", un classico delle guarattelle. Purtroppo non sono riuscita a vederlo, ma chi vi ha assistito dice che era molto bello, sia come animazione sia come ritmo. Valentina Paolini, che abbiamo già visto nelle serate precedenti animare e suonare, ha lavorato a lungo con Salvatore Gatto ed è una delle poche donne che fanno guarattelle, ragione in più per dispiacermi di aver mancato lo spettacolo.<br />
<br />
"Anima e Coru" è la più recente produzione di IsMascareddas. Insignito del premio "Ai Bravi Burattinai d'Italia 2011" di Silvano D'Orba, è uno spettacolo-lezione di Tonino Murru per festeggiare i suoi trent'anni di attività nel mondo dei burattini. Aiutato dai suoi personaggi, il burattinaio racconta trucchi e ripropone alcuni dei brani più celebri del repertorio (l'episodio dell'abigeato è sempre strepitoso!).<br />
Non vorrei che sembrasse una sviolinata, ma era un pò che non vedevo uno spettacolo di burattini a guanto di IsMascareddas e mi sono trovata ad ammirare nuovamente l'animazione di Murru, che ha uno stile molto particolare (a volte sembra che abbia tre mani), diverso da quello di tutti i burattinai che ho visto all'opera: i burattini si muovono quasi danzando, ognuno con un suo carattere che si esprime anche nel movimento, senza cercare la traiettoria più veloce, bensì quella che più gli si adatta. Tecnica vocale, studio delle scene, tutto è sempre preparato al meglio, senza accontentarsi.<br />
La critica che si può muovere ad "Anima e Coru" è che appare un pò acerbo, un tantino rigido, soprattutto nei momenti in cui Murru esce dalla baracca e non parla attraverso e con i burattini, come se non riuscisse ad esprimere fino in fondo con le parole il valore che le proprie creature hanno per lui. Tuttavia, è così personale il tema, che se riuscirà a superare questa timidezza, potrebbe diventare uno degli spettacoli migliori della compagnia.<br />
<br />
In chiusura di serata Dr Bostik ha presentato uno studio da "Giorni Felici" di Samuel Beckett. Il testo originale presenta una donna che vive conficcata nel terreno fino alla vita. Qui si è voluta richiamare una condizione più simile alla malattia con la presenza di un burattino in un letto d'ospedale mentre Winnie (la protagonista) è un'attrice all'interno di una struttura di ferro e sacchi di juta che viene utilizzata come un burattino, incapace di movimenti dettati dalla propria volontà. Un pezzo molto forte, quasi impressionante, decisamente cupo, del quale sarebbe bello vedere gli sviluppi futuri.Lisa Puppeteerhttp://www.blogger.com/profile/16198372766600018353noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9094337635444885909.post-36037743860753838992011-07-30T17:29:00.001+02:002011-07-30T23:56:15.518+02:00Animar 2011, 29 luglio<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-mbPbgH5W4Kc/TjQi0pfntCI/AAAAAAAAANw/94NNs_uMcy0/s1600/DSCN0745.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="http://1.bp.blogspot.com/-mbPbgH5W4Kc/TjQi0pfntCI/AAAAAAAAANw/94NNs_uMcy0/s320/DSCN0745.JPG" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Sombras Chinas</td></tr>
</tbody></table>Un'altra serata particolarmente riuscita quella di ieri al Festival di Teatro d'Animazione sul Mediterraneo.<br />
Gli aperitivi sono stati affidati al Teatro del Secchio ed il Teatrino a Due Pollici che hanno riproposto "Nonsense" e "Marionette in gamba" mentre Duoanfibios ha portato un altro spettacolo di microteatro (lo vedrò stasera); lo spazio della prima serata è stato affidato a Sombras Chinas dalla Spagna, compagnia di "ombre cinesi" (termine che io trovo improprio anche se molto diffuso) con "Non Toquen mis manos". Personalmente non amo molto le ombre fatte con le mani, che si riducono facilmente a giochi di (grande) abilità ma che poco hanno del teatro. Tuttavia, l'artista è veramente molto brava e tutti i movimenti sono studiati, provati ed elaborati con grande attenzione. Inoltre non si limita a riprodurre animali, ma crea scenette divertenti al ritmo della musica che sono piaciute molto. Il giudizio quindi, al di là dell'opinione personale sul genere non può che essere positivo.<br />
Lo spettacolo "Re:Hamlet" di Bence Sarkadi è però quello che ha portato una forte emozione. Si tratta della storia di Amleto rappresentata con marionette a filo e senza parole. Un'idea ambiziosa a cui corrisponde una complessa messa in scena, sicuramente barocca, ma innovativa e sorprendente. Sarkadi si muove come un prestigiatore, da solo nella complessa struttura che fa da scenografia, riproponendo le fasi salienti della tragedia Shakesperiana in quadri attraversati dal minuscolo Amleto, una marionetta piccola e bianca che secondo me sintetizza perfettamente il personaggio, circondata dalle enormi marionette degli altri personaggi. Suo padre, ormai spettro, è solo una testa, e come nel testo originale l'omicidio del re viene ripetuto e ripetuto all'infinito. Tra i momenti che mi sono piaciuti di più sicuramente ci sono la follia di Ofelia e la rappresentazione dei guitti dell'omicidio del re, sottolineata dalla musica dei cartoni animati di Tom e Jerry..<br />
Un appunto va fatto alla drammaturgia, in quanto più persone che non conoscevano la trama non hanno compreso totalmente la storia, nonostante il prologo (molto divertente) che la riassume.<br />
L'impianto è come ho detto barocco, a volte inutilmente ridondante (il pupazzo del re usurpatore dal cui occhio vengono proiettate delle ombre ad esempio rappresenta un sacco di lavoro per un utilizzo minimo) ma affascina ed è proprio questo voler spingere al massimo le potenzialità del mezzo a convincere, sia per la scelta di un testo così complesso, sia per la ricerca che c'è dietro, sia perchè oltre alla tecnica c'è l'idea, anzi le idee. Per questo, anche se non perfetto, anche se ci sono delle cose da cambiare questo spettacolo ha una marcia in più, perchè osa.Lisa Puppeteerhttp://www.blogger.com/profile/16198372766600018353noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9094337635444885909.post-90037139759327522882011-07-30T01:05:00.001+02:002011-07-30T16:25:31.766+02:00Animar 2011 27 e 28 luglioLe serate di mercoledì e giovedì hanno segnato una notevole crescita degli spettacoli, tutti di grande qualità.<br />
Mercoledì il Teatrino a Due Pollici ha aperto la serata con "I tre consigli", una fiaba tradizionale raccontata con piccoli pupi in un teatrino a spalla montato su un carretto, con musica dal vivo. La burattinaia narra e anima i pupi coinvolgendo il pubblico. Un lavoro molto bello, curato, che ripropone i modi del teatro di strada in maniera raffinata e molto garbata.<br />
A seguire la compagnia Tearticolo di Mathias Trager, dalla Germania. "I tre piccoli lupi e il grande maiale cattivo" unisce animazione a vista di marionette da tavolo e pupazzi, in una rilettura moderna e spiritosa della fiaba tradizionale. Trager è solo sul palco e fa tutto, anima, sposta scenografie, canta. Estremamente impegnativo per lui e bellissimo per noi, è uno spettacolo questo di tale raffinatezza e complessità come pochi se ne vedono in Italia. Anche la scrittura è complessa, con un racconto ("Cappuccetto Rosso") che si sviluppa parallelo alla storia principale. Non manca una critica alla società dell'iperprotezione dallo sconosciuto, espressa con grande humour. Tearticolo dimostra che è possibile fare teatro di figura con fiabe tradizionali, per bambini, portando innovazione e facendo divertire anche gli adulti.<br />
In seconda serata La Soupe Compagnie ci ha portato "sotto la gonna" con "Sous le jupon": si tratta di una performance per un gruppo limitato di adulti dal quale viene scelta una persona a cui sarà letto passato presente e futuro grazie alla gonna dell'affascinante protagonista. Teatro d'immagine più che di figura, "Sous le jupon" ha una messa in scena perfetta, studiata con grande cura dei particolari, portato in scena con grande abilità nel coinvolgere il pubblico. Un'esperienza molto divertente.<br />
Infine, nel Giardino della Casa Baronale di Teulada, Betti Pau è tornata con "Lezione di Taglio", un concentrato della narrazione vista in più serate al festival di Monserrato dello scorso autunno, che fa sempre piacere rivedere.<br />
L'apertura di giovedì è toccata nuovamente al Teatrino a Due Pollici con "Marionette in gamba", musica tradizionale e marionette a tavoletta, ballerini di legno che vengono da una tradizione nata addirittura nel Medioevo. Paolo Valenti ce ne aveva mostrati già nella prima serata, ma l'esibizione curata e molto piacevole si fa certamente apprezzare. Subito dopo Bence Sarkadi, marionettista ungherese ha presentato quattro brevi numeri: sia tratti dalla tradizione delle marionette (come "il trapezista"), sia creati totalmente da lui. Sarkadi è molto abile ed ha una bella vena creativa, e il pubblico lo ha giustamente apprezzato.<br />
Alle 21.30 sul palco principale si è esibito il Theatre De La Grande Rue in "Detours", uno spettacolo di marionette estremamente raffinato, basato su una tecnica eccezionale e articolato in piccole storie delicate e poetiche. Non sono mancati i numeri di bravura come quello della marionetta pittore, ma ci sono anche scenette molto divertenti, come le due con marionette vecchiette che si trasformano in streghe o bruciano l'arrosto o la danza dei fantasmi, o il bellissimo finale con l'uomo invisibile. L'organizzazione ha certamente saputo scegliere spettacoli di marionette particolari, "caldi", che sanno emozionare, oltre che stupire.<br />
La Soupe Compagnie ha replicato alle 22.30 "Sous le jupon", mentre in chiusura, un'altra narrazione di Betti Pau, "Quattro Quarti", ovvero quattro storie personali sottolineate da quattro colori legati alle emozioni, alle persone, al ricordo e alla terra. Queste storie mi sono piaciute in modo particolare, un pò perchè nascono dal vissuto dell'autrice e un pò perchè sembrano un pò l'equivalente per noi adulti delle storie che vengono raccontate ai bambini prima di andare a dormire.Lisa Puppeteerhttp://www.blogger.com/profile/16198372766600018353noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9094337635444885909.post-74614796959410138352011-07-27T17:21:00.000+02:002011-07-27T17:21:32.332+02:00Animar 2011, 24 e 26 luglioNella seconda serata del festival le due compagnie protagoniste dell'apertura si sono scambiate ruoli: mentre Salvatore Gatto presentava una breve commedia di guarattelle, Los Titeres de tìa Elena guadagnavano il grande palco della prima serata.<br />
Entrambe gli spettacoli hanno confermato le impressioni del giorno precedente. Gatto (che ha rappresentato "Ciuciulianno") ha grande tecnica, esperienza, ritmo, e lo spazio più contenuto, con i bambini più vicini al teatrino (la sera precedente si trovava su un palco) ha giovato al rapporto Pulcinella - pubblico.<br />
Lo spettacolo "Cuentos de Madeira" è una versione estesa di quello visto la sera precedente nel salone della casa baronale: piccole scene di massimo cinque minuti, surreali ed umoristiche, piccole storie popolate da personaggi come Candela, l'equilibrista o Pinocchio (anzi, tre Pinocchi di diverse dimensioni e linguaggi) o ancora uno psichedelico gnomo alla ricerca di noci nel bosco. La musica dal vivo aggiunge un ulteriore tocco di calore e spontaneità.<br />
Alle 22.30 nella Casa Baronale è stata la volta di Marcello Ricci, che ha portato la sua narrazione "La bici", storia di una famiglia lombarda tra le due guerre mondiali. Un'impresa impegnativa, sia emotivamente che come tempi (il narratore è sempre in scena, senza pause e senza diversivi per il pubblico). La scrittura è buona anche se la messinscena non è perfetta. Sarebbe bello rivedere questo pezzo tra qualche tempo, quando l'autore lo avrà messo a punto.<br />
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Marcello Ricci è tornato ieri sera come Teatro del Secchio, all'apertura con "Nonsense", una serie di gag con burattini che partendo da situazioni classiche (c'era perfino un richiamo alle routines delle guarattelle delle sere precedenti) "degenerano" nel demenziale e nell'assurdo. Più che uno spettacolo uno "studio" che ha buone potenzialità di fiorire se adeguatamente accudito dall'autore.<br />
Spettacolo centrale della serata "Fagiolino e Sganapino contro la zanzara tigre". Conosco Strinati per le sue narrazioni, in cui dimostra grande abilità. Questo lavoro tuttavia, ha un che d'incompiuto: la baracca e le scenografie ai limiti del minimalismo, i burattini tradizionali -se si eccettua il vestito di Sganapino bordato di arancione fosforescente- la storia che poteva diventare quasi di sci-fi e che invece si rivela debole ed identica a troppe altre del genere. Strinati è bravo a tenere il pubblico, ha grande mestiere, e onestamente la zanzara fatta in peluche tigrato è troppo simpatica, ma il resto non mi ha convinta.<br />
La serata si è conclusa con "Ri-tratto di Antonio Gramsci", una narrazione per adulti di Betti Pau. In mezz'ora si rivive la storia dolorosa e umanamente toccante di Antonio Gramsci, narrata in modo asciutto e commosso. Senza scenografia, senza nessun oggetto di scena, solo il racconto. Molto bello, pulito, quasi austero, come si adatta ad un personaggio integro e a suo modo severo come Gramsci doveva essere.<br />
Da ieri sera poi, nel giardino della Casa Baronale la compagnia Duoanfibios (dal Brasile) si esibisce in "Velhas Caixas", un brano di microteatro (conosciuto anche come "theatre for one"), un'esibizione individuale, un tè di pochi minuti con un bellissimo burattino di una vecchina che ci racconta la propria storia. Molto, molto bello! Sarà possibile vedere questo spettacolo fino a sabato.Lisa Puppeteerhttp://www.blogger.com/profile/16198372766600018353noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9094337635444885909.post-10687804821180909552011-07-24T18:37:00.002+02:002011-07-26T10:08:57.400+02:00Animar 2011, prima serata<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-7zheCcVOk_U/TixH9KU8qEI/AAAAAAAAANU/fMxTnS2hefs/s1600/DSCN0622.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="http://2.bp.blogspot.com/-7zheCcVOk_U/TixH9KU8qEI/AAAAAAAAANU/fMxTnS2hefs/s320/DSCN0622.JPG" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Paolo Valenti</td></tr>
</tbody></table> Nonostante la crisi, nonostante molti albergatori sardi si lamentino della mancanza di clienti, Animar resiste e torna con la sua sesta edizione. Anche quest'anno un programma ricco, con qualche cambiamento "di stile" (nella seconda serata non c'è più la scelta tra due spettacoli) e molti ospiti stranieri.<br />
Ieri sera, per l'apertura, abbiamo assistito ad un riuscito mix di tradizione ed innovazione.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-dXMFXZ7xVE4/TixIQBY9DhI/AAAAAAAAANY/TlNZ6I3l1nw/s1600/DSCN0626.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="http://1.bp.blogspot.com/-dXMFXZ7xVE4/TixIQBY9DhI/AAAAAAAAANY/TlNZ6I3l1nw/s320/DSCN0626.JPG" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Pulcinella!</td></tr>
</tbody></table>Il primo spettacolo della serata è stato un "Aperitivo con marionette" del toscano Paolo Valenti, che mescola tradizione, musica dal vivo e suggestioni esotiche utilizzando marionette e pupi di dimensioni diverse. Anche se breve e con una struttura tutto sommato classica, basata sull'interpretazione di brani musicali, non è "il solito" varietà di marionette, anzi, fa scelte molto particolari, sia a livello di musiche che di animazione.<br />
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L'apertura ufficiale è toccata a Salvatore Gatto con "La casa di Pulcinella- 500 anni portati bene". Come ogni personaggio tradizionale, Pulcinella ha una serie di commedie che vengono riprese da tutti i guaratellari. Questa in particolare (Pulcinella attaccato dal cane del Guappo ha uno scontro con quest'ultimo che muore) l'ho vista più volte, ma devo dire che Salvatore Gatto è riuscito a renderla divertente e coinvolgente anche per me. Grande tecnica a parte, l'apporto della musica di Daniele La Torre a sottolineare le scene ed alcune trovate (come la sequenza della Morte, molto onirica) contribuiscono alla piacevolezza dello spettacolo, completato da alcune canzoni cantate e suonate da Gatto e La Torre. Grande classe, non c'è dubbio.<br />
In seconda serata nello spazio dedicato alle produzioni per adulti abbiamo visto il ritorno di Paolo Valenti come <i>altra metà</i> della compagnia Los Titeres De La Tìa Elena, dalla Spagna. Lo spettacolo "Formas de perder la cabeza" è costituito da una serie di micro racconti in cui dominano la fantasia e l'umorismo. Tra i più riusciti sicuramente il monologo del Minotauro, il clown con la sedia ed il momento d'intimità di un uomo nel bagno. Notevole la cura delle scenografie e lo stile delle marionette (il Minotauro è bellissimo!).<br />
Le marionette non sono -lo confesso-uno dei miei generi preferiti, per la difficoltà oggettiva di creazione ed il rischio di cadere in una contemplazione dell'imitazione della realtà. Fortunatamente non è quanto avviene in questo spettacolo. Che stia cambiando qualcosa nel mondo ingessato delle marionette?Lisa Puppeteerhttp://www.blogger.com/profile/16198372766600018353noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9094337635444885909.post-32212845290575467712011-07-13T21:52:00.000+02:002011-07-13T21:52:28.238+02:00Animar 2011Ecco a voi la nuova edizione di Animar!<br />
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<div align="center" class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: center;"><b><u><span style="font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14pt;"><span style="text-decoration: none;"><img alt="ANIMAR_manifesto.jpg" height="420" src="https://mail.google.com/mail/?ui=2&ik=21e2d4ee5d&view=att&th=130d6c5012a11b66&attid=0.0.1&disp=emb&realattid=ii_130d5ea86810c740&zw" title="ANIMAR_manifesto.jpg" width="291" /></span></span></u></b></div><div align="center" class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: center;"><b><u><span style="font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14pt;"><span style="text-decoration: none;"><br />
</span></span></u></b></div><div align="center" class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: center;"><span style="font-family: 'Trebuchet MS';"><span style="font-size: 19px;"><b><u><br />
</u></b></span></span></div><div align="center" class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: center;"><b><u><span style="font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14pt;">COMUNICATO STAMPA</span></u></b></div><div align="center" class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: center;"><br />
</div><div align="center" class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: center;"><b><span style="font-family: 'Trebuchet MS';"><span style="font-size: medium;">Dal 23 al 31 luglio a Teulada (Ca) ritorna <i>Animar</i>:</span></span></b></div><div align="center" class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: center;"><b><span style="font-family: 'Trebuchet MS';"><span style="font-size: medium;">per la sesta edizione del </span></span></b><b><span style="font-family: 'Trebuchet MS';"><span style="font-size: medium;">Festival Internazionale del Teatro d’Animazione sul Mediterraneo</span></span></b></div><div align="center" class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: center;"><b><span style="font-family: 'Trebuchet MS';"><span style="font-size: medium;">alla Casa Baronale un’invasione gioiosa di burattini, marionette, ombre, pupazzi</span></span></b></div><div align="center" class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: center;"><b><span style="font-family: 'Trebuchet MS';"><span style="font-size: medium;">e artisti provenienti da sei paesi del mondo.</span></span></b></div><div align="center" class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: center;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><b><span style="font-family: 'Trebuchet MS';">Dal 23 al 31 luglio</span></b><span style="font-family: 'Trebuchet MS';"> si rinnova a <b>Teulada (Ca) </b>l’appuntamento con <b><i>Animar</i></b> e per otto giorni il paesino del Basso Sulcis accoglie la <b>sesta edizione</b> del <b>Festival Internazionale del teatro d’animazione sul Mediterraneo:</b> una lunga parata di marionettisti, burattinai, manipolatori di pupazzi, disegnatori di ombre, artisti giramondo forgiati dal lavoro nelle strade e nelle piazze, professionisti dell’arte di strappare il sorriso a chi li osserva e del suscitare stupore e una gamma infinita di emozioni.</span></div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><span style="font-family: 'Trebuchet MS';">Il festival organizzato dalla <b>Compagnia Is Mascareddas</b> è una grande abbuffata a base di teatro d’animazione: <b>32 spettacoli</b> per <b>9 compagnie</b> provenienti da tutta Italia e <b>7 ospiti stranieri </b>da <b>Spagna, Francia, Germania, Ungheria e Brasile</b>, due laboratori per i più piccoli e altrettante mostre, un generoso programma cucinato da <b>Tonino Murru</b> e <b>Donatella Pau</b>, direttori artistici della storica compagnia sarda (che in luglio arriva al traguardo del trentesimo compleanno) a dispetto dello stato di austerità calato in Italia sulle attività culturali e di spettacolo.</span></div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><span style="font-family: 'Trebuchet MS';">Confermata la formula che ha fatto la fortuna di <i>Animar</i>, a partire dalla location. Tutto il Festival, come da tradizione, si svolge infatti nella seicentesca <b>Casa Baronale</b>: nei giardini<b>ogni sera alle 21.30</b> vanno in scena gli spettacoli per tutti (tarati per un pubblico dai 3 ai 100 anni e seguiti nella scorsa edizione da una media di 300 spettatori a spettacolo). Il secondo palco del Festival, più piccolo e montato al secondo piano dell’edificio, è invece la location - <b>ogni giorno a partire dalle 22.30</b> - per i titoli dedicati agli adulti e per le altre proposte del cartellone. E tra uno spettacolo e l’altro, anche stavolta, non mancano le <i>micro-performance</i>s, le deliziose piecés di pochi minuti di durata con funzione di intermezzo (in programma ogni sera alle 21, 22.30 e 23.15) collocate sotto i portici o in angoli nascosti del parco, oltre al consueto momento conviviale dello Spazio Aperitivo<b> </b>(tra uno spettacolo e l’altro), rigorosamente a base di prodotti tipici locali.</span></div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><span style="font-family: 'Trebuchet MS';">Tra le eccellenze presenti ad Animar 2011 spiccano i nomi di quattro artisti di lunga esperienza, che hanno fatto scuola nei rispettivi ambiti. Per le marionette è presente l’animatrice di Saragozza <b>Helena Millán,</b> allieva di straordinari maestri come i catalani Jordi Bertrán e come Pepe Otal (con cui realizzò negli anni ’80 un “Rigoletto” che fece epoca), mentre da Parigi arrivano due virtuosi dell’uso dei fili e dell’animazione in musica come<b>Bruno e Darlene Frascone</b>, attivi fin dal ‘79 negli Stati Uniti e sempre presenti nei cartelloni dei più prestigiosi festival del mondo. Per il teatro d’animazione innovativo ritorna sulla scena della Casa Baronale <b>Dino Arru</b>, <span>decano del teatro di figura italiano, avanguardia nel nostro paese del teatro d’animazione di ricerca, mentre i</span>l teatro di figura italiano più puro (e nella sottostante tradizione orale, preservata ormai da più di mezzo millennio) è invece rappresentato al festival dal napoletano <b>Salvatore Gatto</b>, custode dell’antica e ormai rara arte delle guarattelle.</span></div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><br />
</div><ul style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-top: 0cm;" type="disc"><li class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0px; margin-left: 15px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><b><span style="font-family: 'Trebuchet MS';">GLI SPETTACOLI PER TUTTI</span></b></li>
</ul><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><span style="font-family: 'Trebuchet MS';">Sarà proprio <b>Salvatore Gatto</b> ad aprire la serie di spettacoli rivolti a bambini e famiglie (<b>sempre alle 21.30</b>): <b>sabato 23 luglio</b> inaugura la sesta edizione di Animar con <b><i>Pulcinella, 500 anni portati bene</i></b>, una serie di lotte all’ultima bastonata tra il forsennato burattino dalla voce acuta della pivetta e il guappo Pasquale Finizio detto "terremoto” o “cacciutiello” (il cane), prodotte da <b>La Casa di Pulcinella</b> e arricchite dalle sonorità gioiose e accattivanti del mandolino di <b>Daniele Della Torre</b>.</span></div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><span style="font-family: 'Trebuchet MS';">Il giorno dopo (<b>domenica 24</b>) è la volta della compagnia <b>Los Titires de la tia Elena, </b><i>alias </i>la già citata <b>Helena Millán</b> in duo con il burattinaio toscano <b>Paolo Valenti,</b> impegnati nello spettacolo di marionette e musiche dal vivo <b><i>Cuentos de Madeira</i></b><i>.</i></span></div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><span style="font-family: 'Trebuchet MS';">Dopo il lunedì di pausa, <b>martedì 26 </b>il festival prosegue con i burattini e la verve incontenibile dell’animatore e raccontastorie di Cervia (RA) <b>Vladimiro Strinati </b>in scena con<b><i>Fagiolino e Sganapino contro la Zanzara Tigre</i></b>, due personaggi della tradizione romagnola alle prese con un temibile infestatore delle pianure della Bassa Padana.</span></div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><b><span style="font-family: 'Trebuchet MS';">Mercoledì 27 </span></b><span style="font-family: 'Trebuchet MS';">spazio alla compagnia <b>Teatricolo </b>dell’animatore di Brema </span><b><span style="font-family: 'Trebuchet MS';">Matthias Träger,</span></b><span style="font-family: 'Trebuchet MS';">con la piéce di pupazzi animati e marionette</span><span style="font-family: 'Trebuchet MS';"> <b><i>I tre piccoli Lupi e il grande Maiale cattivo,</i></b>tratta dal libro per l’infanzia di Eugene Trivizas <i>The three little wolves and the big bad pig</i>(pubblicato in Italia da Castalia edizioni).</span></div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><b><span style="font-family: 'Trebuchet MS';">Giovedì 28 </span></b><span style="font-family: 'Trebuchet MS';">altra parentesi dedicata alle marionette a filo del <b>Theatre De La Grande Rue </b>di<b>Darlene </b>e <b>Bruno Frascone,</b> con <b><i>Détours</i></b>, otto vignette animate tra humor, tenerezza e meraviglia, tratte dal alcune delle produzioni di maggiore successo della compagnia.</span></div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><b><span style="font-family: 'Trebuchet MS';">Venerdì 29 </span></b><span style="font-family: 'Trebuchet MS';">arrivano ad Animar le ombre della spagnola </span><b><span style="font-family: 'Trebuchet MS';">Valeria Guglietti </span></b><span style="font-family: 'Trebuchet MS';">con </span><b><i><span style="font-family: 'Trebuchet MS';">Non toquen mis manos</span></i></b><i><span style="font-family: 'Trebuchet MS';">, </span></i><span style="font-family: 'Trebuchet MS';">dove l’</span><span style="font-family: 'Trebuchet MS';">arte tradizionale cinese si incrocia al linguaggio del cinema muto, dei cartoni animati e del teatro di figura con burattini.</span></div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><b><span style="font-family: 'Trebuchet MS';">Tonino Murru </span></b><span style="font-family: 'Trebuchet MS';">è il protagonista della serata di <b>sabato 30 </b>con il nuovo spettacolo <b><i>Anima e coru</i></b>, <span style="color: black;">una girandola di dieci episodi, brevi sketch firmati con <b>Cristiano Bandini </b><span>e <b>Donatella Pau </b>(sui personaggi da lei costruiti)</span>, in un susseguirsi di stili, tecniche di animazione e climi poetici diversi chiamati a testimoniare i trent’anni di onorata carriera del papà di Is Mascareddas nella nobile arte della burattineria.</span></span></div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><b><span style="color: black; font-family: 'Trebuchet MS';">Domenica 31 </span></b><span style="color: black; font-family: 'Trebuchet MS';">il gran finale di Animar è con <b>Il Dottor Bostik, </b>ossia il grande animatore torinese <b>Dino Arru, </b>alle prese stavolta con<b> </b>dei pupazzi dalle facce decisamente ecologiste: frutta e verdura per mettere in scena </span><b><i><span style="font-family: 'Trebuchet MS';">I Signori Porcimboldi</span></i></b><b><span style="font-family: 'Trebuchet MS';">, </span></b><span style="font-family: 'Trebuchet MS';">ispirato al libro per bambini<i>The Twits</i> (in Italia <i>Gli Sporcelli</i>) del grande autore inglese Roald Dahl.</span></div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><br />
</div><ul style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-top: 0cm;" type="disc"><li class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0px; margin-left: 15px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><b><span style="font-family: 'Trebuchet MS';">IL CARTELLONE “PER ADULTI”</span></b></li>
</ul><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><span style="font-family: 'Trebuchet MS';">Accanto a questo filone quasi un cartellone a sé stante è riservato agli adulti <b>(sempre con inizio alle 22.30)</b>. In primo piano i già citati <b>Dino Arru (</b>in scena sabato 30 giugno con <b><i>B&B con Giorni Felici</i></b>, ovvero la parola e le fantasticherie di Samuel Beckett, coniugate alle suggestioni visive di Francis Bacon: un capolavoro assoluto del teatro d’animazione contemporanea) e <b>Helena Millán</b> (protagonista sabato 23 con <i>Formas de perder la cabeza</i>). Accanto a loro il gruppo francese <b>La Soupe Compagnie</b> con <b><i>Sous le Jupon pour Femme</i></b> e<b><i>Sous le Jupon pour Homme</i></b> (mercoledì 27 e giovedì 28), l’ungherese <b>Bence Sarkadi,</b>continuatore della grande tradizione e astro nascente del teatro d’animazione europeo<b></b>(protagonista venerdì 29 con <b><i>Re: Hamlet</i></b><i>), </i>la compagnia di Bergamo <b>Il Teatro del Secchio</b>(che domenica 24 propone <b><i>La Bici</i></b><i>) </i>e <b>Betti Pau </b>attesa <b>martedì 26 </b>da un pezzo da lei scritto<b><i>Ri-Tratto di Antonio Gramsci</i></b>.</span></div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><br />
</div><ul style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-top: 0cm;" type="disc"><li class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0px; margin-left: 15px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><b><span style="font-family: 'Trebuchet MS';">LE MICRO-PERFORMANCES</span></b></li>
</ul><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><span style="font-family: 'Trebuchet MS';">Ad Animar non ci sono tempi morti. Chi ha seguito il Festival nelle passate edizioni sa bene che ogni giornata è un rilassato ma cadenzato susseguirsi di spettacoli: così anche le pause tra uno spettacolo e l’altro diventano occasioni per vedere una delle micro-performances che punteggiano il calendario. Mini drammaturgie, piéces per uno spettatore alla volta, numeri e sketches affidati in questa edizione al formidabile <b>DuoAnfibios </b>proveniente dal Brasile (con il suo spettacolo per uno spettatore <b><i>Velhas Caixas</i>) </b>e al <b>Teatrino dei due Pollici </b>di Bologna, oltre che ai già incontrati <b>Bence Sarkadi, Paolo Valenti, Betti Pau </b>e<b> Teatro del Secchio</b>.</span></div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><br />
</div><ul style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-top: 0cm;" type="disc"><li class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0px; margin-left: 15px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><b><span style="font-family: 'Trebuchet MS';">LABORATORI</span></b></li>
</ul><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 18pt; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><span style="font-family: 'Trebuchet MS';">Due laboratori arricchiscono il calendario di <i>Animar</i>. Il primo, uno stage di teatro-danza destinato ai ragazzi dai 7 ai 16 anni e curato dalla danzatrice e coreografa <b>Enrica Spada</b>, è intitolato <b><i>Sulle tracce di Gulliver</i></b> e propone un viaggio creativo attraverso giochi in movimento, suggestioni, letture, alla scoperta del meraviglioso romanzo d’avventura <i>I viaggi di Gulliver</i> di Jonathan Swift.</span></div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><span style="font-family: 'Trebuchet MS';">Il secondo laboratorio, titolo <b><i>Ad Ali Spiegate</i></b>, è destinato a venti ragazzi tra i 7 e i 12 anni e propone la costruzione prima e poi l’animazione di grandi maschere da parata in cartone e cartapesta. Il tutto, coordinato e guidato dagli artisti <b>Michela Cannoletta</b>, l’americana<b>Colleen Werle </b>e <b>Paolo Sette</b>,<b> </b>sfocerà in una grande sfilata festante per le strade di Teulada.</span></div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><br />
</div><ul style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-top: 0cm;" type="disc"><li class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0px; margin-left: 15px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><b><span style="font-family: 'Trebuchet MS';"><span> </span>MOSTRE</span></b></li>
</ul><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 18pt; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><span style="color: black; font-family: 'Trebuchet MS';">Due mostre completano l’offerta di Animar 2011. La prima </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS';">già dal titolo richiama quello che è certamente tra i più importanti e ambiziosi spettacolo di Is Mascareddas: <b><i>Giacomina e il Popolo di legno</i></b><i>, </i>ispirato <span style="color: black;">alle straordinarie collezioni di giocattoli lignei di Eugenio Tavolara e Tosino Anfossi. L’omonima mostra documenta in tutte le sue fasi ciò che ha preceduto la messa in scena: uno spettacolo nello spettacolo, dalla progettazione delle sessanta sculture protagoniste del “kolossal” di teatro d’animazione (sulla base dei modelli ideati nella prima metà del Novecento dai due artisti sassaresi), fino alla realizzazione delle stesse, delle scenografie e alla messa in scena della piéce. Esperienze da rivivere con i pannelli esplicativi con le belle immagini del fotografo Priamo Tolu e con un video del regista Marco Gallus, in cui immagini in bianco e nero della fabbrica sassarese (da un cinegiornale Luce del ’36) si sovrappongono a quelle a colori girate nel laboratorio della compagnia. Chiude il percorso espositivo “il popolo di legno” di Is Mascareddas, tutti i pupazzi dello spettacolo e un video della piéce proiettato a ciclo continuo.</span></span><span style="color: black;"></span></div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><span style="font-family: 'Trebuchet MS';">L’altra esposizione <b><i>Animarcord · immagini di Animar</i> </b>propone invece<i> </i>una serie di foto scattate da <b>Enrico Cambedda,</b> che ripercorrono la storia del festival e imprimono su carta la varietà e le poetiche visuali dei suoi protagonisti.<i></i></span></div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><br />
</div><ul style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-top: 0cm;" type="disc"><li class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0px; margin-left: 15px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><b><span style="font-family: 'Trebuchet MS';">SPONSOR</span></b></li>
</ul><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: justify;"><b><span style="font-family: 'Trebuchet MS';">“Animar” </span></b><span style="font-family: 'Trebuchet MS';">è un progetto sostenuto dal <b>Comune di Teulada</b>, dalla <b><span style="color: black;">Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato al Turismo, Artigianato e Commercio e Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport</span></b><span style="color: black;">,<span> </span>dalla <b>Provincia di Cagliari – Presidenza e Assessorato delle attività Produttive e Turismo, </b>dalla <span> </span><b>Fondazione Banco di Sardegna</b>, dal </span><b>Ministero per i <span style="color: black;">Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per lo Spettacolo da vivo</span></b><span style="color: black;"> e realizzato con la collaborazione dell’</span></span><b><span style="color: black; font-family: Arial;">Hotel Rocce Rosse</span></b><span style="color: black; font-family: Arial;">, del<b>Cemis</b>, del Consorzio turistico <b>Costiera Sulcitana</b> e dell’A<span>genzia di servizi turistici <b>Trip Sardinia</b>.</span></span></div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><br />
</div><ul style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-top: 0cm;" type="disc"><li class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0px; margin-left: 15px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><b><span style="font-family: 'Trebuchet MS';">INFO</span></b></li>
</ul><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><span style="font-family: 'Trebuchet MS';">L’ingresso agli spettacoli costa 1,5 euro.</span></div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><span style="font-family: 'Trebuchet MS';">Per informazioni: 070 5839742 – 340 1802240 - <span style="color: black;">388 8463520</span></span></div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><span style="font-family: 'Trebuchet MS';"><a href="http://www.animarfestival.it/" style="color: #0000cc;" target="_blank">www.animarfestival.it</a> - <a href="http://www.ismascareddas.it/" style="color: #0000cc;" target="_blank">www.ismascareddas.it</a> - <a href="mailto:ismascareddas@tiscali.it" style="color: #0000cc;" target="_blank">ismascareddas@tiscali.it</a></span></div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><span><span style="color: black; font-family: Arial;">Info:</span></span></div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><span><b><span style="color: black; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 10pt;">Is</span></b></span><span><b><span style="color: black; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 10pt;"> </span></b></span><span><b><span style="color: black; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 10pt;">Mascareddas</span></b></span><span><b><span style="color: black; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 10pt;"> </span></b></span><b><span style="color: black; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 10pt;">- Teatro e Laboratorio</span></b><span style="color: #222222;"></span></div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><b><span style="color: black; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 10pt;">via 31 Marzo 1943 n.20</span></b><span style="color: #222222;"></span></div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><b><span style="color: black; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 10pt;">09042 - Monserrato (CA)</span></b><span style="color: #222222;"></span></div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><b><span style="color: black; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 10pt;">Telefono: 0039 (0)70 5839742</span></b><span style="color: #222222;"></span></div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><b><span style="color: black; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 10pt;">Fax: 0039 (0)70 5830137</span></b><span style="color: #222222;"></span></div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><b><span style="color: black; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 10pt;">Posta elettronica: <a href="mailto:ismascareddas@tiscali.it" style="color: #0000cc;" target="_blank"><span style="color: #c3390b;">ismascareddas@<wbr></wbr>tiscali.it</span></a></span></b><span style="color: #222222;"></span></div><div class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><b><span style="color: black; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 10pt;">Web: <a href="http://www.ismascareddas.it/" style="color: #0000cc;" target="_blank"><span style="color: #c3390b;">www.ismascareddas.it</span></a></span></b><span style="color: #222222;"></span></div><div align="right" class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: right;"><b><span style="color: black; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 10pt;">Ufficio Stampa: Maria Carrozza</span></b></div><div align="right" class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: right;"><b><span style="color: black; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 10pt;">346 3047620 - 340 5656891 –</span></b><span style="color: #222222;"></span></div><div align="right" class="MsoNormal" style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: right;"><b><span style="color: black; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 10pt;"><a href="mailto:mari.carrozza@gmail.com" style="color: #0000cc;" target="_blank"><span style="color: #c3390b;">mari.carrozza@gmail.com</span></a></span></b><span style="color: #222222;"></span></div><div style="border-collapse: collapse; font-family: 'trebuchet ms', sans-serif; font-size: 13px;"><br />
</div>Lisa Puppeteerhttp://www.blogger.com/profile/16198372766600018353noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9094337635444885909.post-77596503076974772372010-10-17T21:49:00.000+02:002010-10-17T21:49:40.770+02:00Stephen Mottram, "The Seed Carriers"<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/_6BX6PzzDkzw/TLoPpwNpLpI/AAAAAAAAAM8/-OzaEgSNiaA/s1600/Stephen+Mottram1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/_6BX6PzzDkzw/TLoPpwNpLpI/AAAAAAAAAM8/-OzaEgSNiaA/s1600/Stephen+Mottram1.jpg" /></a></div>Il programma del festival IF del Teatro Verdi di Milano prevede quest'anno diversi spettacoli di marionette a filo. Ad aprire la rassegna arriva Stephen Mottram, marionettista Inglese noto per la sua incredibile tecnica e per la sua ricerca ed innovazione di un genere che troppo spesso diventa pura esposizione di bravura tecnica.<br />
Lui, che pare aver superato il concetto di imitazione del movimento (è un fatto, i suoi personaggi sono vivi), porta in scena uno spettacolo tragico, in cui il dramma della condizione umana viene affrontato senza alcuna pietà.<br />
"The seed carriers" è costituito da una serie di quadri che illustrano come in un agghiacciante documentario la vita e la morte di creature che si trovano al fondo della catena alimentare e produttiva di un mondo oscuro e claustrofobico. Fragili ed inermi, i piccoli esseri vengono facilmente catturati ed uccisi da misteriosi personaggi, i loro corpi svuotati dell'essenza, smembrati ed impiegati come pezzi di ricambio innestati su altri corpi, dando luogo a mostri raccapriccianti. Alcuni vengono mantenuti in vita ed usati come forza lavoro per la produzione in serie dei loro stessi persecutori.<br />
L'ultimo orrore sarà scoprire che loro stessi sono un prodotto, creati con lo scopo di essere sfruttati. Come le formiche operaie che trasportano il cibo verso il formicaio, non sono considerati come individui, ma solo in relazione allo scopo per il quale lavorano.<br />
<br />
Ricchissimo di riferimenti visivi (Hieronimus Bosch, i fratelli Quay) e non solo ("L'invasione degli ultracorpi", "Il mondo nuovo" di Aldous Huxley) "The seed carriers" mette in scena una visione senza speranza che lascia annichiliti. Non c'è amore nè odio, non c'è alcun tipo di sentimento, nemmeno le vittime sembrano realizzare di essere tali. C'è solo il concetto di "uso", di massimizzazione e sfruttamento massimo della risorsa.<br />
Mottram spoglia la realtà delle buone maniere e di qualunque maschera gentile per mostrarci cosa siamo e qual'è la nostra vera funzione nella società attuale, quella di forza lavoro, di consumatori, di oggetti. Una critica crudele ma necessaria, che acquista ancora più forza proprio perchè realizzata con piccoli feticci di legno e diventa una meditazione sull'impossibilità dell'uomo di controllare il proprio destino, l'ineluttabilità degli eventi che investono le nostre vite.<br />
<br />
Oltre alle marionette (che muove a vista) Stephen Mottram dà vita a pupazzi e oggetti, utilizza piccoli automi e anima perfettamente lo spazio scenico, mantenendolo sempre in movimento.<br />
L'unico elemento su cui mi sento di fare una critica è la musica di Glyn Perrin, che benchè composta appositamente per lo spettacolo, oltre ad essere a tratti fastidiosa diventa estenuante dopo mezz'ora di ascolto.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/_6BX6PzzDkzw/TLoPWn6ePyI/AAAAAAAAAM4/zJuA_GJ7e_U/s1600/Stephen+Mottram.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/_6BX6PzzDkzw/TLoPWn6ePyI/AAAAAAAAAM4/zJuA_GJ7e_U/s1600/Stephen+Mottram.jpg" /></a></div>Un'apertura di grande impatto per uno dei pochi festival Italiani di Teatro di Figura per adulti, ancora più importante perchè mostra come sia possibile innovare il mondo delle marionette abbandonando la pura imitazione del movimento naturalistico e raccontando qualcosa d'importante in modo nuovo.Lisa Puppeteerhttp://www.blogger.com/profile/16198372766600018353noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9094337635444885909.post-6733546598995039162010-09-23T14:09:00.001+02:002010-09-23T14:16:28.099+02:00Buone notizie<span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial; font-size: small;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px;">Notizie dalla compagnia Is Mascareddas di Cagliari!</span></span><br />
<div><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial; font-size: small;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px;">Partono alcuni interessanti corsi, tra cui segnalo in particolare quelli di animazione di burattini (sia per adulti che bambini) e quello di sartoria (un punto debole di molti aspiranti burattinai)!</span></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial; font-size: small;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px;"></span></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial; font-size: 13px;">Potete anche iscrivervi alla newsletter della compagnia.</span></div><div><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial; font-size: small;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px;">Per maggiori informazioni <a href="http://animar.tinoweb.com/statistiche.php?action=view&id_campaign=165&id_site=56&id_user=17090">cliccate qui</a>!!</span></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial; font-size: small;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px;"><br />
</span></span></div>Lisa Puppeteerhttp://www.blogger.com/profile/16198372766600018353noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9094337635444885909.post-29588412820235887762010-09-10T13:54:00.001+02:002010-09-10T13:55:23.396+02:00Commenti???Ciao a tutti, vi comunico che a causa dello spam che viene distribuito nei commenti a questo blog, da oggi non sarà più possibile lasciare commenti anonimi. Mi dispiace, ci vorrà un passaggio in più, ma non potevo fare diversamente.Lisa Puppeteerhttp://www.blogger.com/profile/16198372766600018353noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9094337635444885909.post-58586166686527272412010-08-17T11:28:00.000+02:002010-08-17T11:28:31.796+02:00Sorrivoli 2010Manca poco, pochissimo! Il Festival di Sorrivoli sta per iniziare! Vi segnalo nel programma "La vecchia Soffitta" e Paolo Sette con "L'anatra e la Morte", visto ad Animar. Inoltre Vladimiro Strinati porterà il suo nuovo spettacolo di burattini tradizionali in cui spicca una zanzara tigre gigante.<br />
Per tutte le altre informazioni, consultate <a href="http://www.sorrivoli.it/">il sito</a>. Buon Divertimento e se qualcuno vuol contribuire mandando qualche riga sugli spettacoli visti, saranno pubblicate col vostro nome.Lisa Puppeteerhttp://www.blogger.com/profile/16198372766600018353noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9094337635444885909.post-77243620481841949502010-08-08T19:00:00.005+02:002010-08-12T12:29:31.678+02:00Animar 2010- 7 agosto<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/_6BX6PzzDkzw/TF7h5MuCK5I/AAAAAAAAAMo/k3yyD_edJhI/s1600/DSCN1968.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/_6BX6PzzDkzw/TF7h5MuCK5I/AAAAAAAAAMo/k3yyD_edJhI/s320/DSCN1968.JPG" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">I Burattini di Horacio Peralta</td></tr>
</tbody></table><br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/_6BX6PzzDkzw/TF7hfW-cTFI/AAAAAAAAAMg/nP88JQEPBW8/s1600/DSCN1974.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/_6BX6PzzDkzw/TF7hfW-cTFI/AAAAAAAAAMg/nP88JQEPBW8/s320/DSCN1974.JPG" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Horacio Peralta e Tonino Murru</td></tr>
</tbody></table><br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/_6BX6PzzDkzw/TF7hAVBwaoI/AAAAAAAAAMY/GtFeRjGXvR4/s1600/DSCN1962.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/_6BX6PzzDkzw/TF7hAVBwaoI/AAAAAAAAAMY/GtFeRjGXvR4/s320/DSCN1962.JPG" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Horacio Peralta</td></tr>
</tbody></table><br />
Serata finale della quinta edizione di questo festival. Se lo scorso anno avevo avuto modo di lamentarmi della chiusura caciarrona di <a href="http://heartofpuppet.blogspot.com/2009/08/animar-2009.html">"Heartbeat"</a> della Compagnia delle Porte Girevoli, questa volta l'ultimo spettacolo è stato esemplare dell'arte del teatro di figura e mi ha consolata di qualche piccola delusione.<br />
<br />
Protagonista unico della serata è stato infatti Horacio Peralta (Bululu Teatro) con lo spettacolo "Il burattinaio". Non una semplice raccolta di numeri famosi di questo artista Argentino, ma una vera e propria autobiografia raccontata attraverso il proprio percorso artistico.<br />
Fuggito dall'Argentina durante la dittatura, Peralta si rifugiò a Parigi e lì iniziò la sua carriera come artista di strada e diventando poi un vero professionista. Il suo lavoro rappresenta tutto ciò che il teatro di figura deve essere, bello, intelligente, semplice e profondo.<br />
I suoi burattini sono personaggi divertentissimi, animati benissimo, raccontano storie ironiche, a volte romantiche, piccoli classici che ormai hanno fatto il giro del mondo. Tra i numeri più belli "La vecchia" ma non è davvero possibile decidere quale sia il migliore.<br />
Peralta approfitta di questa occasione per meditare sul proprio lavoro, sul "dare vita" ad oggetti inanimati e ricordare la persona che lo ha indirizzato al teatro di figura, il suo amico ChuChu al quale ha dedicato una sezione del suo sito. Parla per quasi un'ora e mezza con tono pacato, senza forzare il ritmo e conquista il pubblico, che rimane attento. Anche gli adulti sono stati presi dalla magia di questa esibizione e quando lo spettacolo è finito si sono riversati in massa sul palco, per parlare con Peralta e vedere i suoi burattini.<br />
Bellissimo. Potenza dei burattini!<br />
<br />
Un finale più raccolto ed emozionante, il migliore per questo festival che ha mantenuto (se non aumentato) nonostante la crisi attuale un alto livello artistico, puntando sull'intelligenza e dando fiducia a compagnie giovani con un programma che ha tenuto in considerazione sia i bambini che i loro genitori. Non si può proprio chiedere di meglio.<br />
Nell'elenco dei siti trovate anche quello di Bululu Teatre e di Ismascareddas.Lisa Puppeteerhttp://www.blogger.com/profile/16198372766600018353noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-9094337635444885909.post-23098964481682380152010-08-08T10:18:00.003+02:002010-08-08T12:46:38.908+02:00Animar 2010-6 agosto<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/_6BX6PzzDkzw/TF5ooVTpQBI/AAAAAAAAAMQ/39otd9szHcA/s1600/la+gabbianella+1.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/_6BX6PzzDkzw/TF5ooVTpQBI/AAAAAAAAAMQ/39otd9szHcA/s320/la+gabbianella+1.JPG" /></a><a href="http://3.bp.blogspot.com/_6BX6PzzDkzw/TF5n90ozGQI/AAAAAAAAAL4/znkaeQwPRzY/s1600/la+gabbianella.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/_6BX6PzzDkzw/TF5n90ozGQI/AAAAAAAAAL4/znkaeQwPRzY/s320/la+gabbianella.JPG" /></a><a href="http://3.bp.blogspot.com/_6BX6PzzDkzw/TF5oSZLxirI/AAAAAAAAAMI/hnbwkGUCl5I/s1600/narratore.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/_6BX6PzzDkzw/TF5oSZLxirI/AAAAAAAAAMI/hnbwkGUCl5I/s320/narratore.JPG" /></a></div><br />
Nella penultima serata del festival l'apertura è toccata ad "Arrivano dal mare": il burattinaio Luca Ronga ha raccontato il percorso che lo ha portato a diventare burattinaio, la storia di Pulcinella, della diffusione del suo personaggio nel mondo.Non ha lesinato spiegazioni tecniche sull'uso della pivetta (uno strumento che serve a produrre la voce di Pulcinella) e sull'animazione del burattino. Un intervento interessante anche per chi già conosce questo burattino.<br />
<div><br />
</div><div>Alle 21.30 la compagnia Riverrun Teatro di Cagliari ha presentato l'unico spettacolo di ombre del programma di quest'anno, "La gabbianella ed il gatto che le insegnò a volare". Una produzione per cui non si è badato a spese, a partire dal grande schermo con una cornice metallica, un copripedana in materiale riflettente per proiettare riflessi che richiamassero il mare, l'impiego di ben 4 animatori, musiche originali, costumi ed ombre create da un maestro turco in pelle di cammello.</div><div>Un grande dispendio di risorse (anche pensando ad altre produzioni viste al Festival) che ha prodotto uno spettacolo sovradimensionato dove le ombre erano solo una piccola parte della narrazione.<br />
Vi erano infatti moltissimi interventi da parte degli stessi animatori, chi come narratore nei panni di Sepulvèda che scrive la storia, chi vestito da gabbiano piuttosto che da scimmia o da gatto. A volte poi si preferiva raccontare a voce una scena quando sarebbe stato meglio rappresentarla, cosa che avrebbe anche condotto ad una maggiore sintesi.<br />
Sembra che sia mancata fiducia nel mezzo espressivo delle ombre (!) -forse considerato debole- e si sia puntato sui "colpi di scena" creati dalla trasformazione dei personaggi da ombre ad umani. Ciò ha però creato un eccesso narrativo, del tutto inutile, e un'atmosfera da "Fantabosco".<br />
Essendo una compagnia di giovani merita un plauso per essersi rivolta verso le ombre, tuttavia non ho visto una motivazione forte per la convivenza di così tanti linguaggi contemporaneamente. Sarebbe bello se si rivedesse la struttura eliminando le parti di recitazione e concentrandosi sulle ombre, in modo da sfruttarle al massimo, anche dal punto di vista dell'animazione. La storia è delicata e si presta bene ad essere rappresentata con questo tipo di animazione, non c'è davvero bisogno di strafare.<br />
<br />
In chiusura di serata "La notte dei racconti" con Ferruccio Filippazzi ed altri narratori che hanno raccontato storie e favole di diverse provenienze dalla Romagna al Sud America. Molto divertente l'intervento di Tonino Murru che ha raccontato due episodi della propria infanzia.<br />
<br />
</div>Lisa Puppeteerhttp://www.blogger.com/profile/16198372766600018353noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9094337635444885909.post-13746849184080538472010-08-06T00:09:00.007+02:002010-08-07T00:29:28.746+02:00Animar 2010- 4-5 agosto<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://3.bp.blogspot.com/_6BX6PzzDkzw/TFxYu7kxlyI/AAAAAAAAALw/BrJlyf5bOzY/s1600/DSCN1900.JPG"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 240px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_6BX6PzzDkzw/TFxYu7kxlyI/AAAAAAAAALw/BrJlyf5bOzY/s320/DSCN1900.JPG" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5502370408029067042" /></a><br />La serata di mercoledì è stata aperta dalla Prefazione Teatrale di Tonino Murru di IsMascareddas, che ha raccontato la storia della compagnia e del loro personaggio Areste Paganos, oltre a mostrare il dietro le quinte di alcune scene particolarmente divertenti tratte dalla produzione passata.<div><br /></div><div>Marco Grilli ha presentato come spettacolo di prima serata "Il medico di matrimoni, ovvero le 99 astuzie di Gianduia", modernizzazione di una commedia tradizionale. Marco Grilli è bravo, passa da un dialetto all'altro con grande facilità, ha dei bellissimi burattini e una baracca sorprendente (anche se la scelta cromatica non è attraente, tutte le scenografie sono in grigio). </div><div>Esordire avvertendo i bambini che nella storia che andava a rappresentare non ci sarebbero state le tradizionali randellate e fare un lungo preambolo ripetendo per ben due volte un'introduzione alla vicenda come se questa fosse troppo difficile per essere compresa da loro, sono stati un pò degli autogoal che hanno penalizzato l'esibizione: le piccole pesti hanno continuato ad agitarsi ed urlare per tutto il tempo, stando zitti per qualche istante quando il burattinaio smontava un pezzo di baracca o c'era una zuffa (senza randellate).</div><div>Personalmente trovo che Grilli abbia costruito uno spettacolo per adulti che al di là delle innovazioni formali ed apparenti degli spazi conserva un linguaggio classico, basato su un testo che appartiene alla tradizione della Commedia dell'Arte, il che non è un male ma forse non era l'ideale da proporre a un pubblico di bambini.</div><div><br /></div><div>In seconda serata "I ciechi" messo in scena Pepe Gomez e Carlo Lorenzetti, una sorta di cantastorie nero narrato da due personaggi ciechi che illustrano il loro cammino attraverso la Spagna con storie brevi e cattivissime portate in scena col solo ausilio di pupazzi di carta e qualche burattino di cartapesta.</div><div>Anche se i giudizi non sono stati di unanime apprezzamento, a me è piaciuto, forse per l'atmosfera dark tipica degli Spagnoli, che mescola tragiche casualità, inaudite crudeltà e humor senza pietà.</div><div><br /></div><div>Giovedì Pepe Gomez è tornato nella Prefazione Teatrale con storie stralunate e divertentissime raccontate con carta e cartoncino. Grandi e bambini compresa la sottoscritta si sono divertiti moltissimo.</div><div>Lo spettacolo principale era "Hei tu! La volta che il fulesta incontrò Pulcinella in Persia", in cui venivano ad incontrarsi narrazione e burattini. Nonostante la poca unità (apertura con una narrazione e poi un lungo dialogo del Fulesta -contastorie della tradizione Romagnola- con un Pulcinella nero) il pubblico ha gradito molto l'esibizione, forse proprio grazie a Pulcinella, che con i suoi sberleffi conquista sempre tutti. </div><div>Personalmente non ho gradito alcune cose che trovato politically uncorrect (il Funesta quando incontra Pulcinella nero lo cattura con una corda per farne il suo aiutante e gli cambia nome, come un novello Robinson Crosuè), ma più di tutto mi è mancata una storia da seguire. </div><div><br /></div><div>In chiusura di serata Carlo Lorenzetti con il nome di El Canto del Capro ha presentato "Histories de M.me La Mort". La Morte ed il Demone suo amante arrivano a casa da un ballo e vanno a letto. Prima di addormentarsi si raccontano delle storie. I personaggi della Morte e del Demone sono molto divertenti e pedanti (a volte sembra di assistere ad una scena d'amore di "Beautiful") e le piccole, nerissime e surreali storie raccontate ricordano a tratti l'umorismo dei Monty Phyton. Tuttavia a volte le ripetizioni nei dialoghi sembrano troppe, fatte per allungare il brodo e il brano musicale di chiusura spezza l'atmosfera delirante e oscura; probabilmente si tratta di uno spettacolo creato per la strada, divertente, un pò pazzo ma forse non proprio adatto ad un festival come questo.</div>Lisa Puppeteerhttp://www.blogger.com/profile/16198372766600018353noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9094337635444885909.post-71401140978847878682010-08-04T16:21:00.005+02:002010-08-04T19:38:15.456+02:00Animar 2010- 3 agosto<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/_6BX6PzzDkzw/TFmlD9gFvVI/AAAAAAAAALo/jWk4qy-6Nz8/s1600/Rocamora+5.JPG"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 240px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_6BX6PzzDkzw/TFmlD9gFvVI/AAAAAAAAALo/jWk4qy-6Nz8/s320/Rocamora+5.JPG" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5501609907277118802" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://3.bp.blogspot.com/_6BX6PzzDkzw/TFmkprg9gfI/AAAAAAAAALg/YD7JT_p6xuQ/s1600/Rocamora+2.JPG"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 300px; height: 400px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_6BX6PzzDkzw/TFmkprg9gfI/AAAAAAAAALg/YD7JT_p6xuQ/s400/Rocamora+2.JPG" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5501609455772336626" /></a><br />La quarta serata del Festival Animar è stata caratterizzata da due esibizioni particolarmente pregiate. Dopo la Prefazione Teatrale di un generoso Vladimiro Strinati che ha illustrato l'uso di alcuni oggetti e burattini del suo spettacolo "Aspetta Mò", si è esibito il Rocamora Teatre con "Solista", uno spettacolo di marionette a filo che vede il fondatore Carles Canellas eseguire alcuni dei suoi numeri più noti.<div>Uniti ad una tecnica veramente straordinaria ( l'animatore dialoga effettivamente con le marionette che sembrano veramente "vive" e dotate di volontà propria) l'umorismo e la creatività di questo artista hanno creato un mix veramente magico, che ha catturato anche una scettica dei "varietà" come la sottoscritta. </div><div>Mi piacerebbe però vedere più storie con marionette a filo, che per loro caratteristica spesso finiscono per deviare l'attenzione del marionettista e del pubblico sulla mera somiglianza con il movimento reale.</div><div><br /></div><div>Alle 22.30, mentre nel cortile della Casa Baronale Ferruccio Filippazzi si esibiva in una narrazione dal titolo "In un tempo lontano, perduto per sempre che mai tornerà", nel Salone IsMascareddas presentavano il loro atteso nuovo spettacolo per adulti "A regime di brezza".</div><div>Ambiziosi e coraggiosi Tonino Murru e Donatella Pau raccontano attraverso un giorno di ordinaria paranoia di una coppia di coatti (molto ben caratterizzati) la vita, l'amore, il sesso e tutto il resto al tempo presente. </div><div>L'indifferenza, il lassismo, l'assenza di valori e di volontà di partecipare alla vita in prima persona sono indagati spietatamente e con umorismo. C'è spazio anche per un finale ottimista, la speranza forse che ci si possa ancora elevare al di sopra della povertà dell'attuale situazione.</div><div>Per una compagnia Italiana è una scelta importante quella di raccontare attraverso i burattini storie "da grandi" e speriamo che serva a far comprendere al pubblico che non si tratta solo di una "cosa da bambini".</div>Lisa Puppeteerhttp://www.blogger.com/profile/16198372766600018353noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9094337635444885909.post-58940977567487250402010-08-03T16:48:00.008+02:002010-08-12T12:28:35.626+02:00Animar 2010- 31 Luglio, 1-2 Agosto<a href="http://3.bp.blogspot.com/_6BX6PzzDkzw/TFg6tu4mIhI/AAAAAAAAALY/BJoAZPie4NU/s1600/Fanfurla.JPG" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5501211502186996242" src="http://3.bp.blogspot.com/_6BX6PzzDkzw/TFg6tu4mIhI/AAAAAAAAALY/BJoAZPie4NU/s320/Fanfurla.JPG" style="cursor: hand; cursor: pointer; display: block; height: 240px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 320px;" /></a><br />
<a href="http://4.bp.blogspot.com/_6BX6PzzDkzw/TFg6dBIZW7I/AAAAAAAAALQ/vKpn6P4DttQ/s1600/The+Strings+of+the+Music.JPG" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5501211215027329970" src="http://4.bp.blogspot.com/_6BX6PzzDkzw/TFg6dBIZW7I/AAAAAAAAALQ/vKpn6P4DttQ/s320/The+Strings+of+the+Music.JPG" style="cursor: hand; cursor: pointer; float: right; height: 240px; margin: 0 0 10px 10px; width: 320px;" /></a><br />
<a href="http://3.bp.blogspot.com/_6BX6PzzDkzw/TFg6MrbCEmI/AAAAAAAAALI/ru_zspUgHaE/s1600/Gigio+Brunello.JPG" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5501210934322008674" src="http://3.bp.blogspot.com/_6BX6PzzDkzw/TFg6MrbCEmI/AAAAAAAAALI/ru_zspUgHaE/s320/Gigio+Brunello.JPG" style="cursor: hand; cursor: pointer; float: left; height: 240px; margin: 0 10px 10px 0; width: 320px;" /></a><br />
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</div><div>Eccomi di nuovo a Teulada per la nuova edizione di Animar. Questa è la quinta e nonostante la crisi che si fa sentire anche in questo settore, al terzo giorno di spettacoli possiamo dire che la qualità per ora non ne ha sofferto.<br />
<div>Anche quest'anno le serate iniziano alle 21 circa con uno spettacolo breve o (novità di quest'anno) una "Prefazione Teatrale", cioè una piccola introduzione al proprio lavoro fatta da un artista che si è già esibito.</div><div>Il gruppo ad esibirsi è stato Antamanpatahou dalla Grecia, un coppia di marionettisti che utilizza anche marionette da tavolo che ha presentato "Acrobatics", un breve varietà a sfondo circense che -nonostante il tema sia molto sfruttato- si è distinto per la simpatia dei personaggi e degli animatori.</div><div>L'apertura ufficiale è toccata al grande Gigio Brunello con "The Big Five- A Savana Big Animals Show", uno spettacolo di narrazione con grandi, bellissimi pupazzi di animali africani (un coccodrillo, una zebra, un rinoceronte). Lo spettacolo, anche se in certi momenti risulta un pò lungo e sembra perdere un pò di ritmo è piaciuto molto. Un testo non banale che ha il profumo dei viaggi in paesi lontani e magici che mi ha ricordate le atmosfere dei racconti di Rudyard Kipling. Divertente anche la lingua scelta da Brunello, una specie di Spagnolo che ogni tanto diventava Veneto.</div><div>Terzo ed ultimo spettacolo della serata "L'Anatra e la Morte" di Paolo Sette, tratto dal libro per bambini "L'Anatra, la Morte ed il Tulipano", un testo ampliamente utilizzato dal teatro di figura estero, ma credo mai fatto prima in Italia.</div><div>Un tema estremamente difficile che l'autore ha sviluppato con una certa delicatezza e con una doppia lettura che può essere compresa a più livelli da bambini ed adulti. </div><div>Non manca un certo umorismo che però si stempera nella malinconia del racconto di un'amicizia destinata dall'inizio a finire. Tutto è estremamente misurato, ben ponderato, il lavoro che c'è dietro a questo spettacolo è veramente minuzioso e si vede. Potrebbe essere la rivelazione del Festival di quest'anno.</div><div>La seconda giornata è iniziata con l'Introduzione di Gigio Brunello che ha spiegato come ha utilizzato gli oggetti nel suo spettacolo. Di seguito Antamanpatahou ha presentato "The Strings of the Music", un varietà musicale che presentava diversi numeri in cui le marionette cantavano, suonavano e ballavano. Anche in questo caso un tema che rischia troppo spesso di trasformarsi in banalità è stato brillantemente risolto da questi artisti. Tra i vari numeri in particolare quello che vedeva come protagonista un "tipico greco" che ingaggia una battaglia musicale con tre violinisti classici. Bravi, veramente bravi.</div><div>In seconda serata Elis Ferracini (Allegra Brigata) ha presentato uno studio dal titolo "Confine", in cui tenta una fusione tra la propria storia personale di burattinaio e la storia del conflitto nella ex Jugoslavia. Un esperimento interessante che forse avrebbe bisogno di essere rivisto nella seconda parte ma che merita certamente di essere sviluppato.</div><div>Antamanpatahou sono stati protagonisti dell'introduzione di ieri, spiegando la loro storia e illustrando con grande disponibilità il funzionamento dei loro burattini al pubblico.</div><div>Subito dopo è stata la volta di Elis Ferracini con il suo classico "Fanfurla", la storia di un simpatico vecchietto che il perfido nipote cerca di far uccidere per tenersi una ricca eredità. Uno spettacolo di ispirazione classica ma con elementi di novità, un ritmo incalzante, che pur non rinunciando ad alcuni temi del burattino a guanto tradizionale è "contemporaneo" sia per la storia che per alcune soluzioni.</div><div>In seconda serata due spettacoli, la replica de "L'Anatra e la Morte" e "Aspetta mò" di Vladimiro Strinati, un trittico di racconti che hanno per protagoniste le donne. Uno spettacolo vivace e piacevole che tiene il pubblico per un'ora ad ascoltare buono buono queste favole e storie per niente "buoniste".</div><div><br />
</div></div>Lisa Puppeteerhttp://www.blogger.com/profile/16198372766600018353noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9094337635444885909.post-53158956300647238162010-07-24T19:33:00.003+02:002010-07-24T19:44:41.166+02:00Animar 2010<div><img src="http://profile.ak.fbcdn.net/hprofile-ak-snc4/hs328.snc4/41603_127782367262237_9386_n.jpg" /></div>Tra pochi giorni inizia la quinta edizione del Festival di Teatro d'immagine Animar, come sempre organizzata dalla Compagnia Ismascareddas in quel di Teulada, Sardegna.<div><br /></div><div>Per maggiori informazioni e per consultare il programma cliccate <a href="http://www.blogger.com/www.animarfestival.it">qui</a> , oppure consultate la<a href="http://www.facebook.com/home.php?#!/event.php?eid=127782367262237&ref=mf"> pagina di facebook</a> !</div>Lisa Puppeteerhttp://www.blogger.com/profile/16198372766600018353noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9094337635444885909.post-21106297976087814342010-07-24T19:28:00.003+02:002010-07-24T19:33:17.248+02:00Silvano D'Orba 2010Ecco il bando dei seminari che si terranno a Silvano D'Orba nel prossimo autunno....<div><br /></div><div><p class="MsoNormal" align="center" style="text-align:center"><i style="mso-bidi-font-style: normal"><span style="font-family:Elephant;color:#244061">Nell'ambito della XX edizione della rassegna "<b style="mso-bidi-font-weight:normal">Ai Bravi Burattinai d'Italia</b>" l'Associazione "Amici dei Burattini" di Silvano d'Orba in collaborazione con L'Allegra Brigata/Sine Tema e Il Teatro del Corvo e con il patrocinio dell'Università dei Burattini di Sorrivoli presentano la VI edizione di</span></i><span style="mso-spacerun: yes"> </span><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-size:36.0pt;mso-bidi-font-size: 11.0pt;font-family:"Bernard MT Condensed";color:#CC3300">Sipario d’Orba</span></b></p> <p class="MsoNormal" align="center" style="text-align:center"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="font-size:14.0pt; font-family:"Bernard MT Condensed";color:#31849B">Seminari e incontri tra arte e formazione</span></i></b></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-family:"Bookman Old Style"">Ritorna, nella sua sesta edizione, <b style="mso-bidi-font-weight:normal">SIPARIO D’ORBA</b>, percorso formativo rivolto a coloro i quali, a vario titolo, si avvicinano al complesso e affascinante mondo del teatro di animazione. <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family:"Bookman Old Style"">SIPARIO D'ORBA</span></b><span style="font-family:"Bookman Old Style""> si colloca nell'ambito di un più ampio panorama di iniziative che riguardano il teatro di animazione, di cui il motore principale è la rassegna <b style="mso-bidi-font-weight:normal">"Ai bravi burattinai d'Italia</b>" di Silvano d'Orba, che si svolge ogni anno nel comune a ridosso delle colline del Monferrato. <b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="color:red">Quest’anno il Premio, fondato da Tinin Mantegazza, Pupi Mazzucco e Giuseppe Baldo, raggiunge la sua ventesima edizione. <o:p></o:p></span></b></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-family:"Bookman Old Style"">Dopo l’edizione dell’anno scorso dedicata esclusivamente al mondo dei burattini a guanto, <b style="mso-bidi-font-weight:normal">SIPARIO D’ORBA 2010 </b>ritorna a configurarsi in modo più libero ed eclettico, proponendo un percorso che dialogherà con tecniche ed aspetti del teatro di animazione anche molto diversi tra loro.<span style="mso-spacerun: yes"> </span>Tenendo comunque ben presente che <b style="mso-bidi-font-weight:normal">SIPARIO D’ORBA</b> non si è mai posto come una scuola ma piuttosto come un luogo di incontro e di conoscenza con temi, tecniche e personalità artistiche: spunti, fascinazioni, contatti che ognuno potrà poi approfondire secondo un percorso personale o di gruppo. <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-family:"Bookman Old Style"">Durante la sera del sabato, aperta al pubblico, i partecipanti potranno vedere uno spettacolo messo in scena dalla stessa compagnia che conduce il seminario, in modo da entrare in contatto non solo con il lato laboratoriale ma anche con quello spettacolare.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-family:"Bookman Old Style"">Anche quest’anno gli iscritti avranno la possibilità di partecipare al </span><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-size:14.0pt;font-family: "Bookman Old Style";color:#FF9933">"PREMIO SIPARIO D’ORBA"</span></b><span style="font-family:"Bookman Old Style""> con cui si vuole supportare chi volesse provarsi ad ideare e produrre uno spettacolo di teatro d'animazione. Le proposte dovranno essere presentate dai corsisti, che potranno avvalersi di altri collaboratori anche estranei al percorso formativo. Le proposte dovranno pervenire tra la fine dell’ultimo seminario e il 15 gennaio 2011. Il premio Sipario d’Orba consiste in Euro 400 e nella presentazione dello spettacolo vincitore nell’ambito del <b style="mso-bidi-font-weight:normal">XXI Premio ai Bravi Burattinai d’Italia</b> che si terrà a Silvano d’Orba la terza settimana di luglio 2011. Lo spettacolo vincitore sarà ospitato anche nel cartellone del <b style="mso-bidi-font-weight:normal">Festival dei Grandi Burattinai di Sorrivoli </b>(agosto 2011). <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" align="center" style="text-align:center"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family:"Bookman Old Style";color:red">Per conoscere meglio qual è il contesto nel quale vive Sipario d’Orba visitate il sito</span></b><span style="font-family:"Bookman Old Style";color:red"> </span><span style="font-size:14.0pt;font-family:"Bookman Old Style""><a href="http://www.amicideiburattini.it/">www.amicideiburattini.it</a><o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><u><span style="font-size:28.0pt;mso-bidi-font-size:11.0pt;font-family:Elephant; color:#76923C">CALENDARI</span></u></b></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-family:GungsuhChe; mso-bidi-font-family:Andalus;color:#FF9900">Sabato 18 e Domenica 19 Settembre<span style="mso-spacerun: yes"> </span><o:p></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-size:12.0pt;font-family: "Bookman Old Style";color:black"><span style="mso-spacerun: yes"> </span>Tearticolo Teatro di Figura –<span style="mso-spacerun: yes"> </span><i style="mso-bidi-font-style:normal">Con Matthias<span style="mso-spacerun: yes"> </span>Trager</i></span></b><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-size:12.0pt;font-family:GungsuhChe;mso-bidi-font-family: Andalus;color:black"><o:p></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-family:"Berlin Sans FB Demi"; mso-bidi-font-family:Aharoni;color:black"><span style="mso-spacerun: yes"> </span></span></b><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Berlin Sans FB Demi";mso-bidi-font-family: Aharoni;color:black">IL RESPIRO DELLE COSE</span></b><i style="mso-bidi-font-style: normal"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Berlin Sans FB Demi"; mso-bidi-font-family:Aharoni;color:black"><o:p></o:p></span></i></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="font-size:10.0pt;font-family: "Bookman Old Style";color:black"><span style="mso-spacerun: yes"> </span>Anima e intenzione dell’animazione, dall’oggetto al pupazzo</span></i><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-size:10.0pt;font-family: "Bookman Old Style";color:black"><span style="mso-spacerun: yes"> </span></span></b><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="font-size: 10.0pt;font-family:"Bookman Old Style";color:black"><o:p></o:p></span></i></p> <p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:14.15pt;margin-bottom: 0cm;margin-left:0cm;margin-bottom:.0001pt;tab-stops:361.5pt"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-size:10.0pt;font-family: "Bookman Old Style";color:#365F91">Sabato 18, ore 21: <o:p></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:14.15pt;margin-bottom: 0cm;margin-left:0cm;margin-bottom:.0001pt;tab-stops:361.5pt"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-size:10.0pt;font-family: "Bookman Old Style";color:#365F91"><span style="mso-spacerun: yes"> </span>Tearticolo – Teatro di Figura (Germania)<o:p></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:14.15pt;margin-bottom: 0cm;margin-left:0cm;margin-bottom:.0001pt;tab-stops:361.5pt"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="font-size:10.0pt;font-family:"Bookman Old Style";color:#365F91">“I tre piccoli lupi e il Grande Maiale Cattivo”<o:p></o:p></span></i></b></p> <p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:14.15pt;margin-bottom: 0cm;margin-left:0cm;margin-bottom:.0001pt;tab-stops:361.5pt"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-size:10.0pt;font-family: "Bookman Old Style";color:#365F91">Spettacolo di pupazzi<o:p></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:14.15pt;margin-bottom: 0cm;margin-left:0cm;margin-bottom:.0001pt;tab-stops:361.5pt"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-size:8.0pt;font-family: "Bookman Old Style";color:black"><span style="mso-spacerun: yes"> </span></span></b><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-size:8.0pt;font-family: GungsuhChe;color:black"><span style="mso-spacerun: yes"> </span></span></b><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-size:9.0pt;font-family: GungsuhChe;color:black"><span style="mso-spacerun: yes"> </span><span style="mso-spacerun: yes"> </span></span></b><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family:GungsuhChe;color:#FF9933">Sabato 25 e Domenica 26 Settembre</span></b><span style="font-family:GungsuhChe;color:#FF9933"> </span><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-size:10.0pt;font-family: "Bookman Old Style";color:#365F91"><o:p></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:14.15pt;margin-bottom: 0cm;margin-left:0cm;margin-bottom:.0001pt"><span style="font-size:9.0pt; font-family:"Bookman Old Style";color:black"><span style="mso-spacerun: yes"> </span></span><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Bookman Old Style";color:black">L’Allegra Banderuola e Affabulazione <o:p></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:14.15pt;margin-bottom: 0cm;margin-left:0cm;margin-bottom:.0001pt"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="font-size:12.0pt;font-family: "Bookman Old Style";color:black">Con Cristiano Petretto e gli attori della Compagnia</span></i></b><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="font-size:9.0pt;font-family:"Bookman Old Style";color:black"><o:p></o:p></span></i></p> <p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:-21.3pt;margin-bottom: 0cm;margin-left:0cm;margin-bottom:.0001pt"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Berlin Sans FB Demi";color:black"><span style="mso-spacerun: yes"> </span>DALLA PAGINA BIANCA ALL’OMBRA<o:p></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:-7.1pt;margin-bottom: 0cm;margin-left:0cm;margin-bottom:.0001pt;tab-stops:17.0cm"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="font-size:10.0pt;mso-bidi-font-size: 11.0pt;font-family:"Bookman Old Style";color:black">Officina teatrale di creazione d’ombre<span style="mso-spacerun: yes"> </span></span></i><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-size:10.0pt;mso-bidi-font-size:11.0pt;font-family:"Bookman Old Style"; color:black"><o:p></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-size:10.0pt;mso-bidi-font-size: 11.0pt;font-family:"Bookman Old Style";color:#365F91">Sabato 25, ore 21<o:p></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align: justify"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-size:10.0pt; mso-bidi-font-size:11.0pt;font-family:"Bookman Old Style";color:#365F91">L’allegra Banderuola e Affabulazione (Ostia)<o:p></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align: justify"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><i style="mso-bidi-font-style: normal"><span style="font-size:10.0pt;mso-bidi-font-size:11.0pt;font-family: "Bookman Old Style";color:#365F91">“Toporagno e Sedanorapa”<o:p></o:p></span></i></b></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align: justify"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-size:10.0pt; mso-bidi-font-size:11.0pt;font-family:"Bookman Old Style";color:#365F91">Spettacolo di ombre e attori<span style="mso-spacerun: yes"> </span></span></b><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-size:10.0pt;mso-bidi-font-size:11.0pt;font-family:"Bookman Old Style"; color:black"><o:p></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align: justify"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-size:9.0pt; font-family:GungsuhChe;color:black"> <o:p></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:14.15pt;margin-bottom: 0cm;margin-left:0cm;margin-bottom:.0001pt;tab-stops:361.5pt"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-family:GungsuhChe; color:#FF9933">Sabato 9 e Domenica 10 Ottobre<o:p></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:14.15pt;margin-bottom: 0cm;margin-left:0cm;margin-bottom:.0001pt;tab-stops:361.5pt"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-size:9.0pt;font-family: "Bookman Old Style";color:black"><span style="mso-spacerun: yes"> </span></span></b><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-size:12.0pt;font-family: "Bookman Old Style";color:black">Compagnia Piccoli Principi<o:p></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:14.15pt;margin-bottom: 0cm;margin-left:0cm;margin-bottom:.0001pt;tab-stops:361.5pt"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Bookman Old Style";color:black">Con Alessandro Libertini e Veronique Nah</span></i></b><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-size:12.0pt;font-family:GungsuhChe;color:black"><o:p></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:14.15pt;margin-bottom: 0cm;margin-left:0cm;margin-bottom:.0001pt"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Berlin Sans FB Demi";color:black">DI MANO IN MANO<span style="mso-spacerun: yes"> </span><o:p></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:14.15pt;margin-bottom: 0cm;margin-left:0cm;margin-bottom:.0001pt"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="font-size:10.0pt;mso-bidi-font-size:11.0pt;font-family:"Bookman Old Style"; color:black">Laboratorio teorico-pratico di teatro di figura<span style="mso-spacerun: yes"> </span><o:p></o:p></span></i></p> <p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:14.15pt;margin-bottom: 0cm;margin-left:0cm;margin-bottom:.0001pt"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-size:10.0pt;mso-bidi-font-size:11.0pt;font-family:"Bookman Old Style"; color:#365F91">Sabato 9, ore 21<o:p></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:14.15pt;margin-bottom: 0cm;margin-left:0cm;margin-bottom:.0001pt"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-size:10.0pt;mso-bidi-font-size:11.0pt;font-family:"Bookman Old Style"; color:#365F91">Compagnia Piccoli Principi (Firenze)<o:p></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:14.15pt;margin-bottom: 0cm;margin-left:0cm;margin-bottom:.0001pt"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="font-size:10.0pt;mso-bidi-font-size: 11.0pt;font-family:"Bookman Old Style";color:#365F91">“Obraztsov, tema e variazioni”<o:p></o:p></span></i></b></p> <p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:14.15pt;margin-bottom: 0cm;margin-left:0cm;margin-bottom:.0001pt"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-size:10.0pt;mso-bidi-font-size:11.0pt;font-family:"Bookman Old Style"; color:#365F91">Spettacolo con burattini e musica dal vivo</span></b><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="font-size:10.0pt;mso-bidi-font-size: 11.0pt;font-family:"Bookman Old Style";color:#365F91"><o:p></o:p></span></i></p> <p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:14.15pt;margin-bottom: 0cm;margin-left:0cm;margin-bottom:.0001pt"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="font-size:10.0pt;mso-bidi-font-size:11.0pt;font-family:"Bookman Old Style"; color:#365F91"><span style="mso-spacerun: yes"> </span><o:p></o:p></span></i></p> <p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:14.15pt;margin-bottom: 0cm;margin-left:0cm;margin-bottom:.0001pt"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="font-size:10.0pt;mso-bidi-font-size:11.0pt;font-family:"Bookman Old Style"; color:#365F91"><span style="mso-spacerun: yes"> </span></span></i><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-family:GungsuhChe; color:#FF9933">Sabato 23 e Domenica 24 Ottobre</span></b><i style="mso-bidi-font-style: normal"><span style="font-size:10.0pt;mso-bidi-font-size:11.0pt;font-family: "Bookman Old Style";color:#365F91"><o:p></o:p></span></i></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-size:12.0pt;font-family: "Bookman Old Style";color:black">Teatro Pane e Mate e Teatro del Corvo (Abbiategrasso e Silvano d’Orba)<o:p></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Bookman Old Style";color:black">Con Gianni Parodi e Damiano Giambelli</span></i></b><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Bookman Old Style";color:black"><o:p></o:p></span></i></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-size:12.0pt;font-family: "Berlin Sans FB Demi";color:black">LA SCATOLA DEI SUONI<o:p></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="font-size:10.0pt;mso-bidi-font-size: 11.0pt;font-family:"Bookman Old Style";color:black">Suoni, rumoristica, musica, onomatopea<o:p></o:p></span></i></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="font-size:10.0pt;mso-bidi-font-size: 11.0pt;font-family:"Bookman Old Style";color:black"><span style="mso-spacerun: yes"> </span>nel teatro di animazione<o:p></o:p></span></i></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-size:10.0pt;mso-bidi-font-size: 11.0pt;font-family:"Bookman Old Style";color:#365F91">Sabato 23, ore 21<o:p></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-size:10.0pt;mso-bidi-font-size: 11.0pt;font-family:"Bookman Old Style";color:#365F91">Teatro del Corvo – I Cameristi dell’Orchestra Classica di Alessandria<o:p></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="font-size:10.0pt;mso-bidi-font-size:11.0pt;font-family:"Bookman Old Style"; color:#365F91">“L’anima del mondo”<o:p></o:p></span></i></b></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-size:10.0pt;mso-bidi-font-size: 11.0pt;font-family:"Bookman Old Style";color:#365F91">Spettacolo di burattini e pupazzi con musica dal vivo<o:p></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><span style="font-size:8.0pt;font-family:"Bookman Old Style";color:black"> <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-family:GungsuhChe; color:#FF9933">Sabato 6 e Domenica 7 novembre <span style="mso-tab-count:1"> </span></span></b><span style="font-family:GungsuhChe;color:#FF9933"><o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-size:12.0pt;font-family: "Berlin Sans FB Demi";color:black">SIPARIO APERTO </span></b><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="font-size:12.0pt;font-family: "Berlin Sans FB Demi";color:black"><span style="mso-spacerun: yes"> </span></span></i><span style="font-size:12.0pt;font-family:GungsuhChe;color:black"><o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="font-family:"Bookman Old Style"; color:black"><span style="mso-spacerun: yes"> </span>Incontri, scambi, proposte e mini conferenze tra e per i partecipanti a Sipario d’Orba<o:p></o:p></span></i></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="font-family:"Bookman Old Style"; color:black">A cura di Allegra Brigata/Sine Tema e Teatro del Corvo<o:p></o:p></span></i></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-size:10.0pt;mso-bidi-font-size: 11.0pt;font-family:"Bookman Old Style";color:#365F91">Sabato 6, ore 21<o:p></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-size:10.0pt;mso-bidi-font-size: 11.0pt;font-family:"Bookman Old Style";color:#365F91">Compagnia Colpo d’Elfo (Cassano d’Adda)<o:p></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="font-size:10.0pt;mso-bidi-font-size:11.0pt;font-family:"Bookman Old Style"; color:#365F91">“A come acqua, B come Bluastra”<o:p></o:p></span></i></b></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-size:10.0pt;mso-bidi-font-size: 11.0pt;font-family:"Bookman Old Style";color:#365F91">Spettacolo di burattini<o:p></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" align="center" style="text-align:center"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><u><span style="font-size:20.0pt;font-family:Elephant;color:#FF6600">I SEMINARI<o:p></o:p></span></u></b></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><u><span style="font-size:14.0pt;font-family:"Britannic Bold"; color:#FF6600"> <o:p></o:p></span></u></b></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><u><span style="font-size:14.0pt;font-family:"Britannic Bold"; color:#FF6600">IL RESPIRO DELLE COSE</span></u></b><span style="font-family: France"> </span><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><i style="mso-bidi-font-style: normal"><span style="font-size:10.0pt;font-family:"Bookman Old Style"; color:black">Anima e intenzione dell’animazione, dall’oggetto al pupazzo</span></i></b><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-size:10.0pt;font-family: "Bookman Old Style";color:black"><span style="mso-spacerun: yes"> </span></span></b><span style="font-size:10.0pt;font-family:Georgia;mso-bidi-font-family: Arial;color:black">Qual è la base per l’animazione degli oggetti e dei pupazzi? Secondo <b style="mso-bidi-font-weight:normal">Matthias Trager</b> del</span><span style="font-family:Georgia;mso-bidi-font-family:Arial;color:black"> </span><span style="font-size:14.0pt;font-family:Georgia;mso-bidi-font-family:Arial; color:green">Tearticolo Teatro di Figura</span><span style="font-family:Georgia; mso-bidi-font-family:Arial;color:black"> </span><span style="font-size:10.0pt; font-family:Georgia;mso-bidi-font-family:Arial;color:black">tutto comincia “da dentro”, dall’intenzione che vuole sostenere l’animatore muovendo il pupazzo e dall’anima che il pupazzo stesso sa trasmettere, a prescindere dal suo aspetto, più o meno realistico. Per questo Matthias, che nella sua lunga carriera ha utilizzato molteplici e multicolori tipi diversi di pupazzi, burattini e marionette all’interno dei suoi pirotecnici e poetici spettacoli, in questo seminario partirà dall’essenziale per spingere i partecipanti alla ricerca dell’anima vera degli oggetti, ciò che li porta a vivere e comunicare emozioni.</span><span style="font-size:10.0pt;font-family:France"><o:p></o:p></span></p> <p style="margin:0cm;margin-bottom:.0001pt"><span style="font-size:10.0pt; font-family:Georgia;mso-bidi-font-family:Arial;color:black"><span style="mso-spacerun: yes"> </span>Ecco il perché del titolo, <span style="mso-spacerun: yes"> </span>perché il centro dell’interesse sarà l’animazione vera, che inizia sempre da dentro e dalla prima funzione vitale umana: il respiro. Si partirà da un semplice pezzo di stoffa per andare a lavorare su un tipo di animazione pura, essenziale e profonda. Con un oggetto neutro ogni intenzione, ogni atteggiamento, emozione o carattere vengono rappresentati solo attraverso il gesto del momento. Come si fa a far sorridere un pupazzo che non ha il sorriso dipinto? A renderlo arrabbiato anche se ha l’aspetto dolce? A farlo agire da donna, ragazza o vecchietta anche se non ha abiti femminili? Prima ancora degli accorgimenti tecnici, estetici o costruttivi, prima ancora di appropriarsi di una tecnica di manipolazione bisogna saper cercare il “respiro delle cose”.<o:p></o:p></span></p> <p style="margin:0cm;margin-bottom:.0001pt"><span style="font-size:11.0pt; font-family:Georgia;mso-bidi-font-family:Arial;color:black"> <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:-7.1pt;margin-bottom: 0cm;margin-left:0cm;margin-bottom:.0001pt;tab-stops:17.0cm"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><u><span style="font-size:14.0pt; font-family:"Britannic Bold";color:#FF6600">DALLA PAGINA BIANCA ALL’OMBRA </span></u></b><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-size:14.0pt;font-family: "Britannic Bold";color:#FF6600"><span style="mso-spacerun: yes"> </span></span></b><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="font-size:10.0pt;mso-bidi-font-size:11.0pt;font-family:"Bookman Old Style"; color:black">Officina teatrale di creazione d’ombre</span></i></b><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="font-size:10.0pt;mso-bidi-font-size: 11.0pt;font-family:"Bookman Old Style";color:black"><span style="mso-spacerun: yes"> </span></span></i><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-size:10.0pt;mso-bidi-font-size:11.0pt;font-family: "Bookman Old Style";color:black"><o:p></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><span style="font-size:10.0pt;font-family:Georgia">Il laboratorio sarà condotto da</span><span style="font-family:Georgia"> <b style="mso-bidi-font-weight:normal">Cristiano Petretto</b> - </span><span style="font-size:10.0pt;font-family:Georgia">regista e drammaturgo delle compagnie</span><span style="font-family:Georgia"> </span><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-size:14.0pt;font-family: Georgia;color:#76923C">L’allegra Banderuola</span></b><span style="font-family: Georgia"> e </span><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-size:14.0pt;font-family:Georgia;color:#76923C">Affabulazione</span></b><span style="font-family:Georgia"> -<span style="mso-spacerun: yes"> </span></span><span style="font-size:10.0pt;font-family:Georgia">insieme agli attori e al tecnico dello spettacolo Toporagno e Sedanorapa,<span style="mso-spacerun: yes"> </span>ed offrirà la possibilità di fare una breve escursione su tutto il processo di creazione e produzione di un personaggio attraverso la tecnica del teatro delle ombre. Nel contempo darà modo ai partecipanti di analizzare le potenzialità espressive della luce (come elemento predominante dell’ombra) in relazione alla narrazione di una storia e allo sviluppo dei diversi elementi che compongono la scena. <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><span style="font-size:10.0pt;font-family:Georgia">Il seminario si svilupperà in diverse fasi: l’ispirazione che scaturisce da limiti e potenzialità delle ombre; la creazione delle caratteristiche del personaggio attraverso il segno e la costruzione di una sagoma; meccanica e movimento della sagoma; personaggi e ambientazioni in rapporto a colore e bianco e nero; la luce: rapporto, sperimentazione e dialogo con essa; tecnica di animazione dell’ombra; interpretazione del personaggio/ombra e relazioni tra i personaggi. Utilizzando nel corso del seminario le stesse strutture tecniche impiegate dalla compagnia per lo spettacolo serale <span style="mso-spacerun: yes"> </span>i partecipanti si troveranno al centro di un percorso completo e molto “concreto”, pur mantenendo il contatto con l’evanescenza e la poesia che l’ombra trasmette.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><span style="font-family:Georgia"> <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:14.15pt;margin-bottom: 0cm;margin-left:0cm;margin-bottom:.0001pt"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><u><span style="font-size:14.0pt;font-family:"Britannic Bold";color:#FF6600">DI MANO IN MANO </span></u></b><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-size:14.0pt;font-family:"Britannic Bold";color:#FF6600"><span style="mso-spacerun: yes"> </span></span></b><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="font-size:10.0pt; mso-bidi-font-size:11.0pt;font-family:"Bookman Old Style";color:black">Laboratorio teorico-pratico di teatro di figura<span style="mso-spacerun: yes"> </span></span></i></b><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="font-size:10.0pt;mso-bidi-font-size:11.0pt;font-family:"Bookman Old Style"; color:black"><o:p></o:p></span></i></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align: justify"><span style="font-size:10.0pt;font-family:Georgia">Non c’è marionettista, burattinaio o semplice appassionato di teatro d’animazione che non conosca Serghej Vladimirovic Obraztsov. Molto del merito del rinnovamento artistico del teatro di marionette e burattini lo si deve certamente a questo burattinaio moscovita, al quale </span><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-family:Georgia">Alessandro Libertini</span></b><span style="font-family:Georgia"> e <b style="mso-bidi-font-weight:normal">Veronique Nah</b> </span><span style="font-size:10.0pt;font-family:Georgia">della compagnia</span><span style="font-family:Georgia"> </span><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-size:14.0pt;font-family:Georgia;color:#00B050">Piccoli Principi</span></b><span style="font-family:Georgia"> </span><span style="font-size:10.0pt;font-family:Georgia">si ispirano per questo seminario.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align: justify"><span style="font-size:10.0pt;font-family:Georgia">Il laboratorio prende spunto dagli spettacoli di Obraztsov in cui lui agiva da solo, accompagnato dalla moglie al pianoforte. Scene che<span style="mso-spacerun: yes"> </span>incantavano per la loro semplicità e profondità: il rapporto tra gesto, fantoccio e racconto teatrale, spesso prevalentemente musicale, era fuso magistralmente, dando luogo a spettacoli intelligenti ed emozionanti. I suoi geniali personaggi, ricchi di sfumature e d’ironia, avevano fattezze figliate dalla cultura pittorica moderna, pur attingendo alle radici della cultura popolare del suo paese, come d'altronde avevano fatto in musica molti compositori della sua generazione, ad esempio Stravinsky e Prokofiev.<span style="mso-spacerun: yes"> </span>In particolare, il laboratorio prende spunto dal numero che rese Obraztsov famoso in tutto il mondo, in cui, col solo uso di due palline e delle sue mani nude, Obraztsov racconta la commovente storia di due amanti. <o:p></o:p></span></p> <p class="Predefinito" style="text-align:justify;tab-stops:36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt 180.0pt 216.0pt 252.0pt 288.0pt 324.0pt 360.0pt 396.0pt 432.0pt 468.0pt"><span style="font-size:10.0pt;font-family:Georgia;mso-ansi-language:IT">I partecipanti al laboratorio, seguendo poche elementari regole suggerite dai curatori, realizzeranno alcuni semplici studi. Alle brevi performance seguiranno alcuni momenti di confronto.<b style="mso-bidi-font-weight:normal"> <o:p></o:p></b></span></p> <p class="Predefinito" style="text-align:justify;tab-stops:36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt 180.0pt 216.0pt 252.0pt 288.0pt 324.0pt 360.0pt 396.0pt 432.0pt 468.0pt"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-size:10.0pt;font-family: Georgia;mso-ansi-language:IT"> <o:p></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><u><span style="font-size:14.0pt; font-family:"Britannic Bold";color:#FF6600">LA SCATOLA DEI SUONI </span></u></b><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-size:14.0pt;font-family: "Britannic Bold";color:#FF6600"><span style="mso-spacerun: yes"> </span></span></b><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="font-size:10.0pt;mso-bidi-font-size:11.0pt;font-family:"Bookman Old Style"; color:black">Suoni, rumoristica, musica, onomatopea nel teatro di animazione</span></i></b><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="font-size:10.0pt;mso-bidi-font-size: 11.0pt;font-family:"Bookman Old Style";color:black"><o:p></o:p></span></i></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:10.0pt;font-family:Georgia">Questo seminario, già proposto con grande successo nell’edizione 2007, vede protagonisti il</span><span style="font-family:Georgia"> </span><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-size:14.0pt;mso-bidi-font-size: 11.0pt;font-family:Georgia;color:green">Teatro Laboratorio di Figura Pane e Mate</span></b><span style="font-family:Georgia">, </span><span style="font-size:10.0pt;font-family:Georgia">nella figura di</span><span style="font-family:Georgia"> <b style="mso-bidi-font-weight:normal">Gianni Parodi</b>, </span><span style="font-size:10.0pt;font-family:Georgia">musicista poliedrico oltre che burattinaio/attore, e il</span><span style="font-family: Georgia"> </span><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-size: 14.0pt;mso-bidi-font-size:11.0pt;font-family:Georgia;color:green">Teatro del Corvo</span></b><span style="font-family:Georgia"> </span><span style="font-size:10.0pt;font-family:Georgia">con</span><span style="font-family: Georgia"> <b style="mso-bidi-font-weight:normal">Damiano Giambelli</b>, </span><span style="font-size:10.0pt;font-family:Georgia">burattinaio e musicista, che uniscono le loro esperienze per un seminario dedicato alla rumoristica, al suono e alla musica nel teatro di animazione, con esperienze e improvvisazioni sonore dal vivo e costruzione di strumenti e oggetti sonori. Suoni, rumoristica e musiche possono svolgere un ruolo fondamentale nell’utilizzo di pupazzi e burattini e nella messa in scena, sia che si tratti di un commento sonoro di sottofondo che di un suono preciso dal quale prende spunto tutta l’azione scenica. Per tutto questo si possono utilizzare strumenti veri e propri e oggetti sonori anche poco ortodossi, oltre che a trucchi teatrali vecchi e nuovi. Ma il bello è che, spesso, non è neanche necessario saper già suonare uno strumento. Una buona parte delle esperienze maturate e trasmesse dai due conduttori deriva infatti non a caso dal lavoro svolto in numerosissimi laboratori con i bambini sul tema del suono e della musica ( sempre con un approccio molto poco “classico”). Ma non ci si fermerà qui, perché nel rapporto teatro di animazione/suono/musica entreranno in gioco anche il samba, il circo, il jazz, i cartoni animati, i negozi di caccia e pesca, i cassonetti della spazzatura e molto altro… </span><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-size:10.0pt;font-family:"Britannic Bold";color:#FF6600"><o:p></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><u><span style="font-size:14.0pt; font-family:"Britannic Bold";color:#FF6600">SIPARIO APERTO</span></u></b><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="font-family:"Bookman Old Style""><span style="mso-spacerun: yes"> </span></span></i><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="font-size:10.0pt; font-family:"Bookman Old Style";color:black">Incontri, scambi, proposte e mini conferenze tra e per i partecipanti a Sipario d’Orba<o:p></o:p></span></i></b></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><span style="font-size:10.0pt;font-family:Georgia">L’incontro e lo scambio, non solo tra docenti e partecipanti ai seminari, ma anche tra i partecipanti stessi, sono stati fin dall’inizio caratteristiche dominanti di Sipario d’Orba.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><span style="font-size:10.0pt;font-family:Georgia">Nell’edizione 2009 si è voluto “istituzionalizzare” un momento comune nel quale tutti, sia gli iscritti alla corrente edizione che i partecipanti a quelle precedenti, possano trovare un momento per presentare uno o più aspetti del proprio lavoro agli altri e discuterne in un’atmosfera più conviviale che professionale. Due giorni nei quali si potranno proporre parti di spettacoli o spettacoli interi dal vivo, parlare delle proprie esperienze, mostrare video e immagini, raccontare storie, dare consigli e riceverne. Visto l’ottimo risultato ottenuto, abbiamo<span style="mso-spacerun: yes"> </span>quindi voluto mantenere anche quest’anno la proposta di<span style="color:green"> </span></span><span style="font-family: Georgia;color:green">SIPARIO APERTO</span><span style="font-family:Georgia">, </span><span style="font-size:10.0pt;font-family:Georgia">proponendo inoltre per lo spettacolo serale aperto al pubblico una delle compagnie che più affezionatamente hanno seguito negli ultimi anni i seminari come partecipanti,</span><span style="font-family:Georgia"> </span><span style="font-size:14.0pt;font-family: Georgia;color:#009900">Colpo d’Elfo</span><span style="font-family:Georgia; color:#009900">.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><span style="font-family:"Bookman Old Style";color:#009900"> <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><u><span style="font-size:14.0pt;font-family:"Britannic Bold";color:#FF6600">E inoltre…<o:p></o:p></span></u></i></b></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><span style="font-family:Georgia">Sono previste delle conferenze aperte al pubblico ed agli iscritti con la partecipazione di esperti di teatro di animazione, pedagogia, arte e giornalismo. Date, temi e relatori sono ancora in via di definizione: possiamo per ora anticipare che si terranno al venerdì sera oppure durante Sipario Aperto, l’ultimo incontro del ciclo.</span><i style="mso-bidi-font-style: normal"><span style="font-family:"Bookman Old Style""><span style="mso-spacerun: yes"> </span><o:p></o:p></span></i></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="font-family:"Bookman Old Style"; color:#339966"> <o:p></o:p></span></i></p> <p class="MsoNormal" align="center" style="text-align:center;tab-stops:189.0pt"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><u><span style="font-size:18.0pt; font-family:"Comic Sans MS";color:red">Partecipazione </span></u></b></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10.0pt; font-family:Georgia">Il percorso formativo di <b style="mso-bidi-font-weight: normal">Sipario d'Orba</b> si rivolge ad un numero massimo di <b style="mso-bidi-font-weight:normal">25 partecipanti</b> per ogni laboratorio. <b style="mso-bidi-font-weight:normal">La quota di iscrizione è di €120 a persona per tutto il ciclo di seminari</b>.<strong> </strong>La selezione avverrà per curriculum e intervista telefonica. <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10.0pt; font-family:Georgia">Qualora per il singolo seminario ci fosse un numero di partecipanti superiore a 25 ci si riserva, in accordo con il docente, di ammettere degli uditori o di attuare altre soluzioni.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10.0pt; font-family:Georgia">Per i partecipanti fuori sede è prevista la possibilità di essere ospitati in strutture comunali a prezzi modici, oppure in strutture nelle vicinanze del paese. Gli spazi per spettacoli e laboratori saranno il teatro e gli ambienti della locale SOMS.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10.0pt; font-family:Georgia">I corsisti ammessi, che dovranno essere maggiorenni, saranno così distribuiti per professione e formazione: 15 burattinai-teatranti e aspiranti; 5 educatori; 5 insegnanti. <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family:Georgia">Si auspica la partecipazione a tutto il percorso formativo</span></b><span style="font-family:Georgia"> (per almeno l'80% dei seminari) ai fini anche di conseguire l'attestato di frequenza. E’ ammessa la partecipazione saltuaria ad uno o più seminari, mediante iscrizione in lista d’attesa. In questo caso, la quota per ogni singolo seminario è fissata in € 50.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" align="center" style="text-align:center"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><u><span style="font-size:18.0pt;font-family:"Comic Sans MS"; color:red">Iscrizioni</span></u></b></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-family:Georgia">Le iscrizioni potranno essere inviate <b style="mso-bidi-font-weight:normal">dal 15 maggio al 6 settembre 2010. <o:p></o:p></b></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-family:Georgia">Per partecipare inviare curriculum via e-mail con oggetto “Sipario d'Orba” a:<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="tab-stops:119.25pt"><u><span style="font-family:Georgia; color:navy">info@amicideiburattini.it<span style="mso-tab-count:1"> </span><o:p></o:p></span></u></p> <p class="MsoNormal"><u><span style="font-family:Georgia;color:navy">teatrodelcorvo@tiscali.it<o:p></o:p></span></u></p> <p class="MsoNormal"><u><span style="font-family:Georgia;color:navy">allegra brigata.teatro@gmail.com<o:p></o:p></span></u></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-family:Georgia">e copia cartacea all'attenzione di<strong><o:p></o:p></strong></span></p> <p class="MsoNormal"><strong><span style="font-family:Georgia">Sipario d'Orba c/o Comune di Silvano d'Orba, Via Roma 31 <span style="mso-spacerun: yes"> </span>15060 Silvano d'Orba (AL)<o:p></o:p></span></strong></p> <p class="MsoNormal"><strong><span style="font-size:12.0pt;font-family:Georgia">Attenzione: si prega vivamente di inviare i curriculum <span style="mso-spacerun: yes"> </span><u><span style="color:red">a tutti i quattro</span></u> indirizzi sopracitati, onde evitare lungaggini in sede di vaglio delle richieste ed eventuali esclusioni. Non si accetteranno rimostranze per esclusioni dovute al’inadempienza di questo punto. <o:p></o:p></span></strong></p> <p class="MsoNormal"><strong><span style="font-family:Georgia;font-weight:normal">I curriculum dovranno contenere (oltre agli usuali dati anagrafici, indirizzi e </span></strong><strong><u><span style="font-family:Georgia">riferimenti telefonici</span></u></strong><strong><span style="font-family:Georgia;font-weight:normal">) una sintesi di scuole e corsi frequentati </span></strong><span style="font-family:Georgia"><span style="mso-spacerun: yes"> </span>nonché <strong><span style="font-weight:normal"><span style="mso-spacerun: yes"> </span>esperienze fatte, sia lavorative che non. Si prega di non eccedere nel “peso” dei curriculum elettronici.<o:p></o:p></span></strong></span></p> <p class="MsoNormal"><strong><span style="font-family:Georgia">Nota:</span></strong><strong><span style="font-family:Georgia;font-weight:normal"> per evitare spreco di carta abbiamo deciso che anche quest’anno chi avesse già partecipato alle edizioni precedenti e volesse riscriversi può anche non mandare il curriculum cartaceo, in quanto persona già conosciuta. Tuttavia </span></strong><strong><u><span style="font-size:14.0pt;font-family:Georgia">deve comunque inviare una lettera</span></u></strong><strong><span style="font-family:Georgia;font-weight:normal">, corredata di indirizzi e telefoni, nella quale esprime la volontà di iscriversi. Questo ci facilita molto nel momento delle valutazioni per l’ammissione ed è garanzia di essere inseriti nell’elenco dei richiedenti: una e-mail può anche sfuggire, una lettera di solito no. E’ comunque obbligatorio inviare la richiesta via e-mail.<o:p></o:p></span></strong></p> <p class="MsoNormal"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-family:Georgia">Durante i primi di settembre i richiedenti verranno contattati</span></b><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-family:Garamond"> </span></b><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="font-family:Georgia">per colloquio telefonico orientativo prima dell'ammissione.<o:p></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="tab-stops:433.5pt"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family:Georgia">La comunicazione delle ammissioni ai corsi avverrà entro la seconda settimana di settembre.<o:p></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" align="center" style="text-align:center"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><u><span style="font-size:18.0pt;font-family:"Comic Sans MS"; color:red">CONTATTI</span></u></b></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align: justify"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="font-family:"Cooper Black"">Per ulteriori informazioni rivolgersi a:<o:p></o:p></span></i></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><span style="font-family:"Cooper Black""> <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><span style="font-family:"Cooper Black"">Teatro del Corvo<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><span style="font-family:"Cooper Black"">Cristina Discacciati <span style="mso-spacerun: yes"> </span>339.24.04.981 <span style="mso-spacerun: yes"> </span>Damiano Giambelli <span style="mso-spacerun: yes"> </span>328.45.92.491<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align: justify"><span style="font-family:"Cooper Black"">email: <u><span style="color:#0070C0"><a href="mailto:teatrodelcorvo@tiscali.it"><span style="color:#0070C0">teatrodelcorvo@tiscali.it</span></a></span></u><o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><span style="font-family:"Cooper Black""> <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><span style="font-family:"Cooper Black"">L’Allegra Brigata <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><span lang="FR" style="font-family:"Cooper Black";mso-ansi-language:FR">Elis Ferracini <span style="mso-spacerun: yes"> </span>338.64.14.115 <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><span lang="FR" style="font-family:"Cooper Black";mso-ansi-language:FR">email: <u><span style="color:#0070C0">allegrabrigata.teatro@gmail.com<o:p></o:p></span></u></span></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><u><span style="font-family:"Cooper Black";color:navy"> <o:p></o:p></span></u></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><span style="font-family:"Cooper Black"">Associazione Amici dei Burattini di Silvano d’Orba <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><span style="font-family:"Cooper Black"">email: </span><u><span lang="FR" style="font-family:"Cooper Black";color:#0070C0;mso-ansi-language:FR">info@amicideiburattini.it<o:p></o:p></span></u></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><u><span style="font-family:"Cooper Black";color:#95B3D7"> <o:p></o:p></span></u></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><u><span style="font-family:"Cooper Black";color:navy"> <o:p></o:p></span></u></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="font-size:14.0pt;font-family: "Cooper Black"">Per conoscere meglio il contesto nel quale vive Sipario d’Orba visitate il sito:<span style="mso-spacerun: yes"> </span><a href="http://www.amicideiburattini.it/">www.amicideiburattini.it</a><o:p></o:p></span></i></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="font-family:"Cooper Black""> <o:p></o:p></span></i></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="font-family:"Bookman Old Style""> <o:p></o:p></span></i></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><span style="font-family:"Bookman Old Style""> <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt"><span style="font-family:"Bookman Old Style""> <o:p></o:p></span></p></div>Lisa Puppeteerhttp://www.blogger.com/profile/16198372766600018353noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9094337635444885909.post-55739477390638190722010-05-06T18:24:00.011+02:002010-05-07T23:20:56.488+02:00Cuori di gommapiuma<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/_6BX6PzzDkzw/S-SDJLgxSTI/AAAAAAAAALA/DdHOEOSvF58/s1600/Malediction+Dudapaiva.jpg"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;width: 214px; height: 320px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_6BX6PzzDkzw/S-SDJLgxSTI/AAAAAAAAALA/DdHOEOSvF58/s320/Malediction+Dudapaiva.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5468640041266923826" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://3.bp.blogspot.com/_6BX6PzzDkzw/S-SDAyNNH1I/AAAAAAAAAK4/pUzb_yEt44s/s1600/Neville+Tranter.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 265px; height: 400px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_6BX6PzzDkzw/S-SDAyNNH1I/AAAAAAAAAK4/pUzb_yEt44s/s400/Neville+Tranter.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5468639897035022162" /></a><br />In queste ultime settimane ho avuto a fortuna di assistere a due bellissimi spettacoli di teatro di figura inseriti nel programma del festival IF del Teatro Verdi di Milano: entrambi sorprendono per la bravura degli interpreti, per l'originalità e il coraggio delle storie raccontate.<div><br /></div><div>"Malediction" della compagnia <a href="http://www.dudapaiva.com/dpc/">DudaPaiva</a> è uno spettacolo di danza contemporanea e pupazzi: due ballerini (bravissimi) danzano e animano un pupazzo di gommapiuma che rappresenta il nostro lato oscuro: la strega cattiva del "Mago di Oz", un personaggio che si trasforma in rettile, un demone verde e multiforme, che i protagonisti cercano di eludere, conoscono attraverso le favole, combattono e fanno a pezzi, finchè lo sconfiggono dandogli un cuore.</div><div>Sulla scena i danzatori si trasformano, cambiano identità, creano immagini surreali di puro movimento oppure più narrative, tutte affascinanti, ironiche e pervase da una leggera vena horror; l'animazione è pari al movimento corporeo, fantasiosa, magica. I pupazzi, creati con una gommapiuma incredibilmente flessibile, sono bellissimi e sorprendenti, di tutte le dimensioni e mutanti pure loro. </div><div>La regia di Neville Tranter aggiunge all'atmosfera qualcosa di oscuro ed inquietante. Si tratta comunque di uno spettacolo allegro, ipnotico, a tratti psichedelico, ma che non diventa mai tragico.</div><div><br /></div><div>Molto diverse sono le premesse di "Schicklgruber" dello "<a href="http://www.stuffedpuppet.nl/index.html">Stuffed Puppet Theatre</a>, alias Neville Tranter. La storia raccontata è quella degli ultmini giorni di Adolf Hitler, asserragliato nel suo bunker sotterraneo insieme ai suoi fedelissimi (Goebbels, e la sua famiglia, Goering, Linge) ed Eva Brown. Un tema difficilissimo da mettere in scena e che dà i brividi anche dopo più di sessant'anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Lo stesso Tranter ha dichiarato che non lo avrebbe affrontato senza i burattini. Perchè questo mezzo permette di prendere una distanza e raccontare eventi spaventosi con grande forza e contemporaneamente concedendo margini per l'umorismo. Così Hitler e i gerarchi nazisti vengono rappresentati in tutta la loro mostruosità e follia, eppure con tocco leggero, mettendoli in situazioni surreali ricche di spunti comici che evidenziano la loro personalità come deve essere realmente stata. Uno humour nero che non rifugge il dramma che tutti sappiamo si è compiuto e si compierà. </div><div>Neville Tranter è spettacolare nell'animazione e nel dar voce ai propri pupazzi, tanto che anche quando non sono tra le sue mani si sentono presenti e lui non pare mai solo sul palco. Grandioso il personaggio della Morte, che appare in alcuni siparietti deliranti come un clown per le feste di compleanno.</div><div>Formato come attore, Tranter è un incredibile animatore e la sua opera è un esempio per tutti, la prova che il Teatro di Figura non è semplicemente "una cosa da bambini". </div><div>La moda che si diffonde di mescolare attori e pupazzi spesso vede questi ultimi sotto utilizzati o comunque utilizzati male (anche in Italia: mi ricordo una versone de "La Tempesta" di Ferdinando Bruni in cui bellissimi "fantocci" avevano più o meno la funzione di soprammobili), perchè si pensa che animarli sia facile e si ha paura che la loro potenza offuschi l'ego dell'attore. Neville Tranter li rispetta e ne ottiene il massimo portandoci in un abisso del quale difficilmente saremmo stati in grado di sopportare la vista altrimenti. Chapeau.</div>Lisa Puppeteerhttp://www.blogger.com/profile/16198372766600018353noreply@blogger.com1