Paolo Valenti |
Ieri sera, per l'apertura, abbiamo assistito ad un riuscito mix di tradizione ed innovazione.
Pulcinella! |
L'apertura ufficiale è toccata a Salvatore Gatto con "La casa di Pulcinella- 500 anni portati bene". Come ogni personaggio tradizionale, Pulcinella ha una serie di commedie che vengono riprese da tutti i guaratellari. Questa in particolare (Pulcinella attaccato dal cane del Guappo ha uno scontro con quest'ultimo che muore) l'ho vista più volte, ma devo dire che Salvatore Gatto è riuscito a renderla divertente e coinvolgente anche per me. Grande tecnica a parte, l'apporto della musica di Daniele La Torre a sottolineare le scene ed alcune trovate (come la sequenza della Morte, molto onirica) contribuiscono alla piacevolezza dello spettacolo, completato da alcune canzoni cantate e suonate da Gatto e La Torre. Grande classe, non c'è dubbio.
In seconda serata nello spazio dedicato alle produzioni per adulti abbiamo visto il ritorno di Paolo Valenti come altra metà della compagnia Los Titeres De La Tìa Elena, dalla Spagna. Lo spettacolo "Formas de perder la cabeza" è costituito da una serie di micro racconti in cui dominano la fantasia e l'umorismo. Tra i più riusciti sicuramente il monologo del Minotauro, il clown con la sedia ed il momento d'intimità di un uomo nel bagno. Notevole la cura delle scenografie e lo stile delle marionette (il Minotauro è bellissimo!).
Le marionette non sono -lo confesso-uno dei miei generi preferiti, per la difficoltà oggettiva di creazione ed il rischio di cadere in una contemplazione dell'imitazione della realtà. Fortunatamente non è quanto avviene in questo spettacolo. Che stia cambiando qualcosa nel mondo ingessato delle marionette?
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