martedì 22 aprile 2008

All'arrembaggio!










L’anno scorso ho passato quasi 4 mesi in Inghilterra, sul teatro di marionette PuppetBarge.
Dico “sul” perché si tratta di una barca!
Una barca che d’inverno è attraccata a Londra, in Little Venice, e d’estate lascia la grande città e tocca tre centri turistici (insomma, per l’Inghilterra sono luoghi turistici) dove porta due spettacoli di marionette, uno per bambini e uno per adulti.

E’ stata un’esperienza bellissima, soprattutto per la barca, che cambia completamente la prospettiva della vita. Sul fiume tutto diventa più lento, più gradevole. L’uomo viene dall’acqua, dopotutto.

Al comando Gren e Juliet Middleton, due marionettisti in area 70…

Perché la barca? Perché un teatro sulla terraferma costava troppo. Così i nostri eroi si sono messi alla ricerca di una vecchia chiatta (del tipo di quelle che usavano sui Navigli Milanesi) e l’hanno riadattata per ospitare un piccolo teatro con un piccolo palco su cui le loro marionette possono sgambettare. Il PuppetBarge è stato varato nel 1982, e l’anno scorso festeggiava i suoi 25 anni di attività on the river.

Un anniversario non molto fortunato devo dire, almeno all’inizio. La prima tappa, Henley, è stata la più inquietante, a causa di tempeste (vere tempeste, con tanto di fulmini che ci cadevano vicino) che hanno ingrossato il fiume e creato una vera piena che ha spazzato la zona di Oxford e spaventato pure noi…

Poi le cose sono andate meglio, ma a sentire G&J di solito c’era molta, molta più gente.

Le città sul fiume sono posti figacciosi e Henley, Marlow e Richmond sono cittadine da ricchi! Un po’ strano, perché noi per contrasto eravamo dei frikkettoni, accampati come in un camper galleggiante.

Gli spettacoli:
C’erano due spettacoli, uno pomeridiano per i bambini e uno serale per gli adulti. Il primo aveva per protagonista il coniglio Brer Rabbit, preso dalle storie degli schiavi neri in America. E’ un personaggio piuttosto antipatico e saputello, ma tanto celebre ed amato che nel repertorio del teatro ci sono ben tre spettacoli che lo vedono protagonista.

Più interessante era lo spettacolo per gli adulti, tratto dalla “Rima dell’Antico Marinaio” di Coleridge. Decisamente più interessante e visionario, che molto deve anche alle luci di Gren, terribilmente spocchioso e perfezionista!

Caratteristica delle marionette è che l’audio è spesso registrato. Per alcuni tipi di spettacolo può essere necessario (la “Rima dell’Antico Marinaio” è quasi tutta narrata in prima persona, e l’attore narratore è morto 2 anni fa), resta il fatto che quest’usanza toglie vitalità alla rappresentazione.

Certo, non si tratta di burattini a guanto (anche se qualcuno usa colonne sonore registrate anche per questi burattini), ma guardando da lontano si ha l’impressione di guardare in un grosso carillon, in cui tutto si ripete (salvo errori di manipolazione) sempre uguale ogni volta.

Se qualcuno ne vuole discutere è il benvenuto….

In testa alcune foto….

venerdì 18 aprile 2008

Già Aprile?!




Mamma mia, quanto tempo dall'ultimo post!


Beh, sono successe tante cose e ho avuto un mucchio da fare...




Oggi vi parlo de "Il Tamburino Magico", una filastrocca di Gianni Rodari che insieme ad Anna Penone, Silvia Spagnoli e al musicista Fabio Gatti (ci facciamo chiamare Le Ombr'elle)abbiamo tradotto in uno spettacolo d'ombre.


La storia è molto semplice, il viaggio di un tamburino che al ritorno dalla guerra si ritrova in un paese che non riconosce e dove non ha nessuno ad aspettarlo.
Con la bellezza e l'abilità delle parole di Rodari si parla di guerra senza patetismi e facile retorica.

Grazie ad Anna e Silvia, lo stile dello spettacolo è ispirato all'arte africana e si distacca dagli stili più descrittivi e lineari delle ombre tradizionali Javanesi e Cinesi, per concentrarsi sui volumi e sul rapporto luce-ombra

Lo spettacolo è stato finalista all'edizione 2006 del Premio Teatro Silvano di Silvano d'Orba.


Per ora pubblico Qualche foto, al più presto seguirà un video...


Ciao,


Lisa




Oh, what a long time, since my last post...

Today I write about "Il Tamburino Magico", a shadow show that me, Anna Penone, Silvia Spagnoli and Fabio Gatti (with the name of Le Ombr'elle) took from a story by the famous Italian Children's writer Gianni Rodari. It is a rhyme about a tambourine man coming back from war in a country where he has nobody to wait for him. Rodari's clever writing make it possible to talk about wars without pathetism.

The style of the images is inspired by African arts, and contrary to the Javanese and Chinese traditional Shadow Theatre, concentrates on the volumes and on the light-shadow equilibrium.
This show was shortlisted at the 2006 edition of the Premio Teatro Silvano of Silvano d'Orba, in Italy.


Right now I post Some pictures, but in a near future a video of the show will follow!


Ciao,


Lisa